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Hack vs Baudo: sono solo canzonette

Sanremo è sempre territorio fecondo di polemica, ma stavolta l'acredine ha raggiunto le stelle con l'infuocato scambio di battute tra l'astrofisica Margherita Hack e il conduttore Pippo Baudo.

pippo baudo

12.04.2007 - Autore: Seralisa Carbone
Scherza con i fanti ma lascia stare i cantanti, sembra il caso di dire.
Quando Sanremo è alle porte, riemerge agguerrita l’umana tensione alla polemica, alla rivendicazione e alla “rosicata” di alibi nazionalpopolare. Tutto sommato, fin qui nessuna sorpresa: è il Festival degli italiani, un evento troppo appariscente per non mettere in conto il solito polverone di turno tanto caro ai media. Ciò che, in questi giorni, ha lasciato gli spettatori un po’ perplessi è che, mentre l’anno scorso il top della discordia era stato raggiunto dalle recriminazioni di Al Bano e le rivendicazioni della Minetti –che riferiva ai media di essere stata discriminata da Panariello-, quest’anno gli spettatori si sono ritrovati ad assistere a una grottesca querelle tra Pippo Baudo, monumento nazionale vivente alla conduzione tv, e nientemeno che l’astrofisica Margherita Hack, genio nostrano di fama internazionale.

La scienziata toscana dalle fumettistiche sembianze ha infatti scritto un testo per “dare una possibilità” –così ha asserito la “celestiale autrice”- a un candidato, in occasione delle selezioni sanremesi. Bocciata la canzone da Pippone nazionale, Margherita Hack ha espresso il suo risentimento nel corso di un collegamento con l’Arena di Domenica In, quando, con mood da volpe che uva non ottiene, si è infervorata con e contro il povero Baudo che, dal canto suo, ha difeso con stile e fermezza da veterano le motivazioni dell’eliminazione.

A dirla tutta, anche Alda Merini avrebbe potuto sguainare la spada dopo la bocciatura di una canzone sul tema del primo amore, scritta di proprio pugno per la prossima edizione del Festival, ma mentre l’incensata poetessa, pur sbigottita, se n’è infine impipata accendendosi l’ennesima sigaretta, la Hack ha reagito sminuendo la kermesse, etichettandola malamente e schernendo il conduttore con la sgarbata canzoncina che proprio il nome di Pippo sbeffeggia, dando dimostrazione di ignorare la saggezza scolpita nelle parole di Fedro che, sin da tempi lontanissimi, di volpi alle prese con uve inaccessibili ne aveva già contate abbastanza.

Sebbene nella replica Baudo non sia stato tenero come un grissino, quanto trasmesso ha piuttosto rilevato come l’astrofisica più famosa d’Italia  abbia perso l’occasione per fare una figura degna del proprio prestigio, titolata a pontificare in fatto di stelle, non c’è dubbio,  ma non altrettanto pontefice in materia  musicale e, meno ancora, per quel che ha riguardato la comunicazione.

Ognuno ha i suoi limiti, chi lo nega, però Sanremo è Sanremo e ne faremo una scorpacciata come ogni anno: non sarà questo il Festival della celebrazione culturale nel senso stretto, ma le prime amare polemiche sembrano indicarci che  non sempre è possibile stabilire proporzionalità diretta tra cultura e fair play.

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