Un salto all’indietro di settant’anni, per tornare a
rivivere, da una prospettiva del tutto nuova, gli eventi che sconvolsero il
mondo nel corso della Seconda Guerra Mondiale. 10 episodi e 12 protagonisti -
persone semplici, che videro la loro esistenza per sempre segnata da quel
conflitto - per ripercorrere i grandi eventi della storia attraverso il
racconto delle storie private e le testimonianze affidate ai diari personali,
con le singole vicende che, come filtrate da una lente d’ingrandimento,
riescono nell’impresa di raccontare la guerra, con i suoi orrori e i suoi eroi.
È un esperimento davvero interessante, dal punto di vista
culturale così come da quello più strettamente (tele)visivo, quello che History
Channel – al canale 407 della piattaforma Sky – si prepara a mandare in onda, a
partire da domenica 11 aprile, fino a mercoledì 15 in prima serata. Si chiama “World
War II – Gli archivi ritrovati” ed è una serie-documentario incentrata sugli
anni che vanno dal 1939 al 1945, quelli che per intendersi fecero da teatro
agli eventi del più grande conflitto armato della storia: la Seconda Guerra
Mondiale. Interessante per il lavoro svolto nella fase di documentazione, con
una ricerca durata oltre due anni che ha portato alla luce più di 3000 ore di
filmati scovati fra archivi,
biblioteche e collezioni private di tutto il mondo, per il punto di vista
scelto, ovvero quello delle persone, delle infermiere, i soldati e i
giornalisti che hanno vissuto sulla loro pelle quegli anni, ed infine per
l’aspetto più puramente visivo, con i filmati che sono stati restaurati
attraverso le più moderne tecnologie di digitalizzazione per essere proposti al
pubblico in alta definizione, e completamente a colori.
Sfileranno così, tra
le altre, le storie di June Wandrey, rimasta in servizio dalle fasi
iniziali del conflitto in Nord Africa fino alla liberazione dei campi di
concentramento tedeschi, di Shelby Westbrook, all'epoca un giovane soldato
afroamericano arruolato tra gli avieri neri detti "Tuskegee", che
proteggevano i bombardieri ma non potevano pilotarli, di Jimmie Kanaya, figlio
di immigrati giapponesi che combatté nell'esercito statunitense e fu quindi
imprigionato in Europa e di Jack Werner, ebreo fuggito dall'Austria prima della
guerra che si ritrovò a combattere non contro Hitler e gli odiati nazisti, ma
sul fronte del Pacifico.
Presentata a Roma nei giorni scorsi in anteprima assoluta, nel corso di
una serata organizzata
da History Channel e dalla Fondazione Roberto Rossellini per l’Audiovisivo, in
occasione di “Aspettando Roma Fiction
Fest 2010”, la serie da 10 episodi andrà in onda su History Channel per
cinque sere consecutive, da domenica 11 a giovedì 15 aprile 2010, alle ore
21.00. Intanto, dalla partnership tra il canale di Sky e la Fondazione, giunge
anche la notizia della produzione italiana di “World War II – La guerra degli
italiani”, che vedrà la sua presentazione ufficiale nel corso del prossimo Roma
Fiction Fest, nel mese di luglio. Nell’occasione del settantesimo anniversario
dell’entrata in guerra dell’Italia, un modo per rivivere l’esperienza dei
nostri nonni e dei nostri padri, alle prese con gli eventi che hanno scritto la
storia.


NOTIZIE
Gli archivi ritrovati
Su History Channel "World War II - Gli archivi ritrovati", la guerra come non l'avete mai vista.

09.04.2010 - Autore: Francesco Benincasa