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Game of Thrones: tutto è rivelato nell'epico finale di stagione

Complotti, tradimenti, giustizia sommaria, sesso e rivelazioni in un finale che abbatte letteralmente lo status quo in preparazione dell'ultima stagione

Game of Thrones

28.08.2017 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
ATTENZIONE: SPOILER SENZA PRECEDENTI!
 
Tutto è rivelato, nel finale di stagione di Game of Thrones. I sottesi non sono più sottesi, ma proclamati a gran voce per non lasciare più adito ad alcun dubbio. La Grande Guerra incombe. La Barriera è abbattuta. E Cersei, come sempre, si conferma la più grande stratega dei Sette Regni.
 
Il settimo e ultimo episodio della settima stagione de Il trono di spade, “The Dragon and the Wolf”, è il culmine di tutte le trame imbastite in sette anni. Inizia con un parley e si conclude con una catastrofe. Jon Snow, Daenerys Targaryen e i loro alleati si incontrano con Cersei per dimostrare che la minaccia dell'esercito dei morti è reale, e per chiedere una tregua in modo da affrontarla insieme. Le cose partono subito col piede sbagliato e non si riprenderanno mai realmente fino alla fine.

 
A colpire di questo episodio è che, per quanto inizi con un esercito schierato davanti ad Approdo del Re e prometta dunque grandi battaglie, vive in realtà di piccoli momenti e attesi incontri, che nella trama generale contano altrettanto, se non di più, delle scene spettacolari. All'inizio della puntata, Cersei, Dany e Jon sono nello stesso posto per la prima volta. Bronn e Tyrion si rivedono. Brienne e Sandor Clegane esternano a loro modo un grande rispetto reciproco. Sandor si confronta con il fratello Gregor (ma solo a parole). E poi Tyrion affronta la sorella dopo tanto tempo, arrivando quasi alle lacrime (c'è odore di un altro Emmy per Peter Dinklage). Theon chiede perdono a Jon e finalmente si ravvede, pronto ad andare a soccorrere la sorella Yara, che ha lasciato nelle grinfie di suo zio Euron. E infine Jaime arriva a una decisione storica. “Nessuno mi volta mai le spalle”, gli dice sua sorella Cersei mentre lui la tradisce, deciso a rispettare la promessa che lei invece intendeva infrangere sin dall'inizio: cavalcare a sud per aiutare i suoi nemici a fermare un nemico comune.
 
Ma veniamo agli eventi chiave dell'episodio, quelli che ci lasceranno in crisi di astinenza per più di un anno. Sansa rivela finalmente di aver cospirato con la sorella Arya per vedere il bluff di Petyr Baelish, a cui viene presentato il conto di tutti i suoi tradimenti (compreso l'aver scatenato la faida Stark-Lannister) e che viene giustiziato da Arya nella sala del trono. Un personaggio fondamentale per i suoi complotti se ne va, e questo ci dice una cosa sola: che non è più tempo per le pugnalate alle spalle, i giochi sono fatti e ora non resta che la guerra.

 
Viene finalmente anche svelata del tutto l'origine di Jon: la scena è indubbiamente maldestra e fin troppo “architettata”, con Sam che arriva giusto in tempo per dire a Bran che Jon Snow non è un bastardo, perché Lyanna e Rhaegar si erano sposati legalmente. Così, insieme arrivano all'unica conclusione possibile: Jon Snow è il vero, legittimo erede al Trono di Spade. E si chiama Aegon Targaryen. Il segreto di Pulcinella, ma almeno finalmente è stato detto chiaro e tondo. Ora l'unico a non saperlo è proprio Jon, che sta tornando a sud con quella che adesso è confermata al 100% come sua zia, Daenerys.
 
C'è solo un piccolo problema... Tra i due è scoccata davvero la scintilla ed è stata consumata. Era ora, non ne potevamo più di sguardi sdolcinati: siamo tornati al sesso come grande motore degli eventi. Ma adesso le cose si complicano, perché l'incesto non è più solo una velleità. Come si comporteranno i due quando sapranno la verità? Soprattutto, come si comporterà Daenerys, scoprendo che il Re del Nord ha più diritto di lei di sedere sul trono? E come reagiranno le armate del nord sapendo che il loro re è un odiatissimo Targaryen?

 
Il finale apre allo spettacolo cinematografico assente nel resto dell'episodio, quando il drago comandato dal Re della Notte abbatte una porzione di Barriera e conduce l'armata dei morti attraverso le rovine ghiacciate. Una letterale barriera all'evolversi della storia è stata abbattuta e lo status quo crolla in rovine sotto il passo di un esercito di zombie. Le prossime sei puntate saranno devastanti.
 
Il rischio, per noi spettatori, è ora quello di dover attendere fino al 2019 prima di vederle. È comprensibile che HBO, David Benioff e D. B. Weiss si prendano tutto il tempo per realizzarle, perché se già un paio di draghi in più avevano risucchiato tutto il budget, lo sforzo produttivo per mettere in scena le battaglie che ci aspettano sarà davvero senza precedenti. Perciò ben venga se la rete deciderà di ampliare i tempi di lavorazione pur di consegnarci un finale limato alla perfezione, perché questa stagione ha dato qualche segno di cedimento sul fronte della scrittura. Questa è la parte razionale del nostro cervello a parlare. La parte irrazionale, invece, prega HBO che il finale non tardi poi così tanto, perché l'attesa (per quanto eccitante) sarà una vera tortura.