Il presidente della programmazione di HBO Casey Bloys ha incontrato i giornalisti al press tour della Television Critics Association e ha parlato del futuro di Game of Thrones, del suo possibile spin-off e del numero di episodi dell'ottava e ultima stagione.
Per quanto riguarda lo spin-off, Bloys ha rivelato che si tratterà molto probabilmente di un prequel e che, per quanto non siano ancora state scritte sceneggiature, la rete è in fase di “esplorazione”. “Un prequel avrebbe forse meno pressione”, ha commentato parlando con Entertainment Weekly, aggiungendo che il mondo ideato da George R.R. Martin “dà la possibilità di dire a uno sceneggiatore 'Se pensi di volerlo fare, allora vai avanti e sviluppalo e poi torna da noi. Ma non sentirti sotto pressione se torni a mani vuote'”. “Posso solo dire che lo stiamo esplorando – ha dichiarato Bloys al press tour – Non abbiamo sceneggiature, non siamo nemmeno vicini a dire 'Ok, facciamolo'. Ma è una proprietà molto grande e saremmo dei pazzi a non esplorarla”.
Una fonte di materiale per un eventuale prequel esiste già: si tratta delle novelle scritte da Martin e pubblicate nella raccolta "Il cavaliere dei Sette Regni" (ed. Mondadori), incentrate sul cavaliere errante Dunk e sul suo scudiero Egg, in realtà il futuro re Aegon V Targaryen, e ambientate circa novant'anni prima delle "Cronache del Ghiaccio e del Fuoco" da cui è tratto Il trono di spade.
A proposito, infine, della durata dell'ottava stagione di Game of Thrones, Bloys ha mantenuto la bocca cucita limitandosi a dire “Ne stiamo discutendo”. La settima sarà composta da sette episodi e, stando ai creatori David Benioff e D.B. Weiss, le ore totali rimaste alla serie sono quindici. Resta da vedere se queste saranno divise in altrettanti episodi (e dunque se l'ottava stagione sarà composta da otto puntate), o se verso la fine vedremo episodi più lunghi, magari con un finale di due ore.
Fonti: EW, Variety, Deadline
Per quanto riguarda lo spin-off, Bloys ha rivelato che si tratterà molto probabilmente di un prequel e che, per quanto non siano ancora state scritte sceneggiature, la rete è in fase di “esplorazione”. “Un prequel avrebbe forse meno pressione”, ha commentato parlando con Entertainment Weekly, aggiungendo che il mondo ideato da George R.R. Martin “dà la possibilità di dire a uno sceneggiatore 'Se pensi di volerlo fare, allora vai avanti e sviluppalo e poi torna da noi. Ma non sentirti sotto pressione se torni a mani vuote'”. “Posso solo dire che lo stiamo esplorando – ha dichiarato Bloys al press tour – Non abbiamo sceneggiature, non siamo nemmeno vicini a dire 'Ok, facciamolo'. Ma è una proprietà molto grande e saremmo dei pazzi a non esplorarla”.
Una fonte di materiale per un eventuale prequel esiste già: si tratta delle novelle scritte da Martin e pubblicate nella raccolta "Il cavaliere dei Sette Regni" (ed. Mondadori), incentrate sul cavaliere errante Dunk e sul suo scudiero Egg, in realtà il futuro re Aegon V Targaryen, e ambientate circa novant'anni prima delle "Cronache del Ghiaccio e del Fuoco" da cui è tratto Il trono di spade.
A proposito, infine, della durata dell'ottava stagione di Game of Thrones, Bloys ha mantenuto la bocca cucita limitandosi a dire “Ne stiamo discutendo”. La settima sarà composta da sette episodi e, stando ai creatori David Benioff e D.B. Weiss, le ore totali rimaste alla serie sono quindici. Resta da vedere se queste saranno divise in altrettanti episodi (e dunque se l'ottava stagione sarà composta da otto puntate), o se verso la fine vedremo episodi più lunghi, magari con un finale di due ore.
Fonti: EW, Variety, Deadline