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Fuori dal Ring

Tra boxing e family drama, ecco una serie che mette KO. Su Fox dal 29 aprile.

Lights Out - Fuori dal ring

27.04.2012 - Autore: Ludovica Sanfelice
E’ stato l’amore a strapparlo via dal ring su cui regnava da campione dei pesi massimi. Da quel giorno sono passati cinque anni e Patrick “Lights” Leary (Holt McCallany) ha comprato una bella casa, ha iscritto le figlie alla scuola privata, ha permesso alla moglie (Catherine McCormack) di continuare gli studi di medicina, ha tenuto aperta una palestra dando lavoro a suo padre e a suo fratello, e si è trasformato in un perfetto family man di estrazione borghese o, quando serve, in un’attrazione di provincia. Ha quindi tenuto fede alla promessa, adesso però è al verde. E poiché i guai non sono tipi solitari, anche la salute inizia a fargli brutti scherzi: demenza del pugile, una malattia degenerativa che conduce più o meno rapidamente dritta all’Alzheimer.

I problemi non mancano insomma e la crisi esistenziale a lungo scacciata presenta il conto con gli interessi. Prima di infrangere il patto con la moglie, Leary prova anche a metterci qualche toppa come può, ma l’unica cosa che sa fare, inutile girarci intorno fischiettando, è picchiare. E la valida ragione per lasciarsi corrompere e staccare i guantoni dal muro arriva con il ricchissimo premio in denaro messo in palio se accetterà di sfidare il rivale che lo ha battuto quel maledetto giorno di 5 anni fa.

Strano ma vero. Nessuno aveva mai pensato di adattare il genere boxing al formato seriale. Forse per paura di disperdere la tensione della sfida imminente, della prova fisica e via dicendo. Lights Out, in italiano Fuori dal Ring, dimostra che si trattava di un errore di valutazione. La narrazione lunga, sfruttata a tutto campo, permette infatti di accerchiare lentamente il personaggio, osservare il suo logorarsi, assaggiare il suo fallimento, guardare la sua vita sdoppiarsi in un silenzio cupo e mascolino. Ci si dimentica presto del genere boxing perché a prevalere è un potente family drama che fa perno su un antieroe ammaccato come solo un sportivo di una certa età può essere, una figura dolente e ambigua che alterna profonda umanità e spaventosa crudeltà. Malgrado la storia non sia nuova, questo show riesce nell’impresa di trovare la propria personalità grazie all’interpretazione incredibile del protagonista. Chi vedrà il pilot spegnerà la tv con un tormento: “Holt McCallany, ma tu dove diavolo eri nascosto?”

Lo show si è purtroppo fermato al termine di una sola stagione composta da tredici episodi, ma il consiglio è di non perderne neanche uno. Fox (canale 111 di Sky) li trasmetterà ogni domenica alle 22:45 a partire dal 29 aprile.

Il promo dello show: