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FunkyBoss è al Top
L'idolo dei teenager è diventato grande. Dopo l'esperienza di "Furore" in Rai è ora alla conduzione di due programmi di Italia 1. Ne ha fatta di strada da quando si faceva conoscere come FunkyBoss.

12.04.2007 - Autore: Teresa Manuela Plati
Una passione innata per la musica, l’intrattenimento e il mondo dello spettacolo spingono il giovane Daniele Bossari ad esplorare le realtà delle radio e delle discoteche a soli quattordici anni come Dj.
Studia recitazione, dizione, doppiaggio. E’ Claudio Cecchetto - da sempre sensibile al talento – a notarlo.
Alla guida del primo radio fumetto su Capital 2000, si fa conoscere con lo pseudonimo di FunkyBoss.
E poi ancora un’esperienza a RTL, a Radio Deejay e nel marzo del 1998 arriva l’occasione di MTV. Dopo l’esperienza di ”Furore” in Rai arriva su Italia 1 con “Top of The Pops” e “Superstar”.
Televisione.it l’ha incontrato per conoscerlo più da vicino.
Professionalmente nasci da una lunga esperienza alla radio, fino al 1998 quando MTV trasforma la tua vita a soli 25 anni. Cosa hai pensato in quel momento?
D.B.: “Non mi fermo spesso a pensare. E’ stato un periodo bellissimo.
In poco tempo si sono realizzati un sacco di sogni come lavorare a Radio DeeJay, a MTV con la conduzione di “Select” da Londra: sono esperienze che ad un ragazzo giovane cambiano la vita. Pensavo alla gioia di vivere quell’istante, oltre ad impegnarmi per raggiungere altri obiettivi.”
Adesso sei alla conduzione di “Top of The Pops”( in onda il sabato alle 13.40 su Italia 1, n.d.r.), di “Superstar”( venerdì alle 14.30 su Italia 1 va in onda l’ultima puntata che proclamerà le vincitrici, n.d.r.). Ancora giovani e musica. Cosa ti attrae di questo tipo di programmi?
D.B.: “Rimango sempre legato all’ambiente musicale perché io vivo di musica: la mia formazione viene da lì ed è l’ ambiente a me più congeniale.
E’ un po’ come l’arredamento di una casa: deve essere sempre presente.
La ascolto tutto il giorno, crea il mio clima ideale per lavorare e segue i diversi episodi del mia vita. Le trasmissioni che conduco adesso sono molto differenti fra di loro.
“Top of The Pops” è una specie di istituzione: quarant’anni di storia e la garanzia di un’offerta qualitativamente molto alta con grandi nomi della musica internazionale. “Superstar” è un progetto che offre l’opportunità ai nuovi talenti di avere una chance per emergere. Ma sempre e rigorosamente con un must: la musica. Ingrediente per me fondamentale.”
Che tipo di immagine cerchi di dare ti te?
D.B.: “Non ho la percezione di ciò che la gente vede in me, cerco semplicemente di essere me stesso. Non credo di avere grossi cambiamenti con o senza telecamera di fronte. In ogni caso, spero che venga fuori il mio modo di essere nel quotidiano: la curiosità, la voglia di imparare, l’impegno in un lavoro che amo molto.”