NOTIZIE

Formula di successo

Ice Age, come la maggior parte delle pellicole d'animazione uscite negli ultimi anni dalle grandi major, pur facendo utilizzo di tecnologie all'avanguardia non dimentica altri aspetti fondamentali.

era glaciale

19.05.2009 - Autore: Francesca Romana Avesani
Ice Age, come la maggior parte delle pellicole d’animazione uscite negli ultimi anni dalle grandi major, fa utilizzo di tecnologie all’avanguardia. Il successo ottenuto dal film infatti, non dipende più esclusivamente dagli elementi dell’azione, dell’umorismo, dell’avventura e del sentimento, pur rappresentando una costola di primaria importanza, ma anche dal suo “aspetto” e dalla perfetta animazione dei protagonisti. Per caratterizzare un personaggio non è infatti sufficiente trovare la giusta voce, ma è importante anche curare nei minimi particolari sia il movimento che l’aspetto estetico. Manfred è stato senza dubbio uno dei personaggi più difficili da realizzare, nessuno prima dei Blue Sky Studios aveva realizzato un mammuth. Come spiega Peter de Sève, ideatore dei personaggi: “la pelliccia aumenta la quantità dei dettagli necessari a rendere l’immagine”. E con Manfred il terreno non era mai stato sperimentato da nessun’altro in precedenza, quindi il team si è trovato a dover immaginare tutta una serie complessa di nuove situazioni. Per Sid, il simpatico e pigro bradipo, il team si è preso qualche libertà in più, discostandosi dai veri animali, il nostro simpatico e chiacchierone Sid si muove più velocemente rispetto alla sua controparte originale dalla quale però ha preso la lentezza dei movimenti delle braccia. Per il terzo membro della squadra infine, il subdolo Diego, la parte più complessa è stata rappresentata dalla grande quantità dei movimenti che sono stati realizzati. L’era glaciale in cui si è svolta la pellicola è stata realizzata dopo un’attenta documentazione storica che ha permesso di ottenere dei risultati particolarmente simili alla realtà. I Blue Sky Studios si sono avvalsi della collaborazione dell’American Museum of Natural History di New York, dei suoi archeologi e paleontologi, figure fondamentali per una corretta realizzazione delle ambientazioni. Infine, altro ruolo fondamentale lo ha determinato lo sviluppo del software d’illuminazione che ha permesso allo spettatore d’immergersi in un’atmosfera così ricca di ambienti tridimensionali. Il programma, conosciuto come Ray Tracing imita le sfumature della luce d’ambiente e ha permesso ai personaggi de L’Era Glaciale di avere un aspetto realistico, almeno quanto le ambientazioni. Anche il doppiaggio ha rivestito un ruolo importante, tutti e tre i protagonisti sono fortemente caratterizzati da voci particolari. Manfred il mammuth è stato doppiato nella versione americana da Ray Romano, e in quella italiana dal bravo Leo Gullotta. L’esplosivo Sid, originariamente interpretato da John Leguizamo, è stato doppiato in Italia da Claudio Bisio che è riuscito a rendere questo personaggio ancora più divertente regalandogli una voce esilarante. Ed infine la tigre Diego, interpretato da Denis Leary in madre patria e da Pino Insegno in Italia.
FILM E PERSONE