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Fiorello Revolution
Torna il ciclone Fiorello con la terza edizione di 'Stasera Pago Io...' che non a caso si chiamerà Revolution. Dopo due anni di assenza dal piccolo schermo, l'imprevedibile siciliano promette tante novità.Anche per questo non parlerà di Berlusconi...

15.04.2004 - Autore: Rossana Cacace
Da sabato 3 aprile, per otto settimane, lo show del sabato sera di Raiuno è tutto di Rosario Fiorello.
In diretta dal Teatro delle Vittorie di Roma, luogo simbolo del varietà televisivo, alle 21.00 va in onda ‘Stasera Pago Io...Revolution’.
Lo spirito del programma è tutto nella parola Revolution. A partire dalle coreografie affidate all’americano Moses Pendelton, creatore dei Momix, una delle compagnie più originali del mondo della danza.
Fiorello spiega che il termine Revolution è nato per caso. Giunti alla terza edizione, come succede per il cinema, si voleva trovare un titolo adatto. ‘Abbiamo pensato a Stasera pago io, le due torri ma non c’entrava niente- dice-oppure il ritorno del re. Insomma alla fine l’ha avuta vinta Matrix e abbiamo optato per Revolution’.
Ma a parte gli scherzi, molti punti rivoluzionari, oltre alla innovativa coreografia, ci sono davvero.
Il programma è fatto in diversi luoghi contemporaneamente, attraverso un gioco a incastri tra la strada e il teatro, fino a raggiungere gli storici studi della Radio di Via Asiago.
Lo show sarà infatti trasmesso in simultanea radiofonica su Radio2, conduce Marco Baldini, e per la prima volta in tecnica multicanale “Dolby Prologic 2”. In poche semplici parole gli ascoltatori dotati di “home theatre” avranno la sensazione di essere realmente al Teatro delle Vittorie.
Il cast è costituito tutto da amici con cui in questi anni Fiorello ha continuato a lavorare in radio e a teatro: il siciliano Tommaso Accardo, il famoso Tommasino, il maestro Enrico Cremonesi che dirige un’orchestra di 35 elementi, il già citato Baldini.
Niente donne, unica eccezione la signora Rita Lopopolo, conosciuta da Fiorello alla cassa del bar di via Asiago di cui è proprietaria.
Incontriamo Fiorello in un’affollatissima conferenza stampa a viale Mazzini. E’il 1 aprile e solo questo basta per far immaginare l’atmosfera che si respira.
‘Sono pigro, per questo faccio un programma ogni due anni. Mi hanno convinto a fare 8 puntate, all’inizio ne volevano 12, io alla quinta sarò già stressato’ – dice lo showman.
La regola numero uno è quella di non parlare di Berlusconi. Lo fanno già tutti. Propone invece un Vespa isterico, una versione assolutamente inedita, e l’imitazione di Ciampi già vista nel recente tour teatrale. Vari gli ospiti, ma senza esagerare: Monica Bellucci, Eros Ramazzotti, Margherita Buy, Sergio Rubini, Anastacia e la rivelazione Amalia Gre\' che Fiorello definisce un fenomeno.
Tempo fà Saccà aveva parlato di una fiction con protagonisti Lino Banfi e Rosario Fiorello. Lui sorride e dice: ‘sono onorato ma io l’attore non lo so fare. Non sono tagliato per il cinema, ci sono tempi troppo lunghi. Problemi anche per la commedia musicale, è troppo ripetitiva. Posso fare solo televisione improvvisata, senza presentare cantanti (quindi Sanremo non lo farò mai) e senza lotterie’.
E alla fine promette: ‘l’ultima puntata farò un monologo sui tabù, su tutto quello che non si può dire in televisione...’