C'è aria di un nuovo inizio nella quinta puntata di Fear the Walking Dead. La stagione 2 è arrivata finalmente a un punto di svolta: si chiude la storyline dei “pirati” che hanno assaltato la Abigail e ora sembra proprio che il gruppo di Travis e Madison sia destinato a viaggiare verso il Messico.

L'episodio, intitolato Captive, è giocato su un doppio fronte: da un lato, Travis e Alicia sono prigionieri del gruppo di Connor e Jack a bordo di una nave in secca, dall'altra Madison guida la Abigail al salvataggio, discutendo con il figlio Nick su chi dovrà occuparsi di recuperare gli ostaggi. Tornano inoltre Michelle Ang, nei panni di Alex, protagonista dello spin-off Fear the Walking Dead: Flight 462, in cerca di vendetta per essere stata abbandonata dal gruppo al suo destino, e Jesse McCartney, la pop-star che interpreta Reed, fratello di Connor tenuto in ostaggio dai nostri.
Mai come in questo episodio appare evidente il problema principale della serie: la mancanza di protagonisti carismatici. Il plot dell'episodio non sarebbe nemmeno male, e ricorda una simile puntata dell'ultima stagione di The Walking Dead. Quello che manca è proprio una galleria di personaggi forti, per i quali fare il tifo. In loro assenza è difficile farsi coinvolgere più di tanto dagli eventi, che dunque proseguono con il pilota automatico, secondo scenari ben collaudati nel genere post-apocalittico ma senza quella scintilla che salva TWD anche nei segmenti più tediosi.

Certo, dopo questo episodio il gruppo è davvero pronto a salpare per il Messico e, forse, un cambio deciso di rotta. Speriamo si passi finalmente dal mare alla terra ferma, per esplorare quel mondo che TWD non ci ha mostrato, visto che attualmente Rick Grimes è in coma in un ospedale della Georgia. Quel mondo che ha appena incontrato i morti viventi e in cui, forse, qualcuno sta ancora tentando di mantenere una parvenza di controllo civile. Questo vogliamo vedere, altrimenti non avrebbe senso seguire uno spin-off per vedere raccontate le stesse cose in tono minore.

L'episodio, intitolato Captive, è giocato su un doppio fronte: da un lato, Travis e Alicia sono prigionieri del gruppo di Connor e Jack a bordo di una nave in secca, dall'altra Madison guida la Abigail al salvataggio, discutendo con il figlio Nick su chi dovrà occuparsi di recuperare gli ostaggi. Tornano inoltre Michelle Ang, nei panni di Alex, protagonista dello spin-off Fear the Walking Dead: Flight 462, in cerca di vendetta per essere stata abbandonata dal gruppo al suo destino, e Jesse McCartney, la pop-star che interpreta Reed, fratello di Connor tenuto in ostaggio dai nostri.
Mai come in questo episodio appare evidente il problema principale della serie: la mancanza di protagonisti carismatici. Il plot dell'episodio non sarebbe nemmeno male, e ricorda una simile puntata dell'ultima stagione di The Walking Dead. Quello che manca è proprio una galleria di personaggi forti, per i quali fare il tifo. In loro assenza è difficile farsi coinvolgere più di tanto dagli eventi, che dunque proseguono con il pilota automatico, secondo scenari ben collaudati nel genere post-apocalittico ma senza quella scintilla che salva TWD anche nei segmenti più tediosi.

Certo, dopo questo episodio il gruppo è davvero pronto a salpare per il Messico e, forse, un cambio deciso di rotta. Speriamo si passi finalmente dal mare alla terra ferma, per esplorare quel mondo che TWD non ci ha mostrato, visto che attualmente Rick Grimes è in coma in un ospedale della Georgia. Quel mondo che ha appena incontrato i morti viventi e in cui, forse, qualcuno sta ancora tentando di mantenere una parvenza di controllo civile. Questo vogliamo vedere, altrimenti non avrebbe senso seguire uno spin-off per vedere raccontate le stesse cose in tono minore.