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Fascismo e resistenza

Il regista Lodovico Gasparini è sicuro di aver fatto bene nel film tv "La guerra è finita": "I due ragazzi rappresentano due linee di pensiero. Giulia, dal canto suo, rappresenta la sintesi tra due rivalità contrapposte. In verità non c'è reale contrapposizione tra fascismo e resistenza.

La guerra è finita

12.04.2007 - Autore: Francesca Camerino
Il regista Lodovico Gasparini è sicuro di aver fatto bene: \"I due ragazzi rappresentano due linee di pensiero. Giulia, dal canto suo, rappresenta la sintesi tra due rivalità contrapposte. In verità non cè reale contrapposizione tra fascismo e resistenza. Lamore è più forte di ogni cosa oggi come allora, e vincerà su tutto.\" Barbora Bobulova parla di Giulia: \"ho scelto di interpretare il ruolo di Giulia per la bellezza del personaggio e perchè ho amato la sceneggiatura. E una donna dalle grandi emozioni che ama due uomini contemporaneamente, condizione difficile che non auguro di provare a nessuno\". Alessandro Gassmann interpreta Claudio e ci parla del suo personaggio: \"Il ruolo che ho non è completamente negativo. Oggi si tende a stereotipare i personaggi mentre questo film non vive di stereotipi. Per me è stata una novità interpretare un ruolo da perdente, e proprio per questo molto interessante.\" Beppe Fiorello interpreta, invece, il suo amico Ettore: \"è stato interessante per me girare questo film anche perché non avevo mai fatto un film storico. E poi, il bello è stato che abbiamo girato nel pieno rispetto delle persone che hanno vissuto questa condizione drammatica.\" Angelo Rizzoli, produttore per Raifiction con un budget di 5 miliardi di lire a puntata, si è avvalso della consulenza di Rosario Bentivegna, medaglia d\'oro della resistenza, e di Carlo Mazzantini, storico di destra: \"La produzione ha iniziato a girare le prime scene poco prima dell11 settembre. Quindi, sono sopraggiunti dei problemi per le scene della steppa russa in quanto ci è stato proibito di esportare armi anche se finte. Per cui siamo stati costretti a girare in Abruzzo. Sono felice per questo film sulla riconciliazione, sulla pacificazione nato nel 1999, ai tempi di unaltra maggioranza parlamentare. Era un argomento delicato e da parte della Rai è stato un gesto coraggioso.\"
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