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Extraterrestrial

Balene volanti, foreste alte centinaia di metri. Esistono nei mondi virtuali di Extraterrestrial, un viaggio alla scoperta di forme di vita aliena.

Extraterrestrial

12.04.2007 - Autore: Rossana Cacace
Grazie alla scienza e giocando con la fantasia, un team di scienziati della Nasa, del Seti (Search for Extraterrestrial Intelligence Institute) e di altre organizzazioni internazionali ha progettato due mondi possibili e le forme di vita che li popolano. National Geographic Channel ci dà l’originale possibilità di intraprendere un viaggio nello spazio e assistere, attraverso straordinarie immagini 3D, alla nascita virtuale di questi due nuovi pianeti. Tutto con una rivoluzionaria miniserie, Extraterrestrial, in prima visione tv, domenica 25 settembre alle 21.00

Gli scienziati hanno elaborato sistemi climatici di ipotetici pianeti orbitanti attorno ad una nana rossa, una delle stelle più comuni nella nostra galassia. Sono stati quindi progettati due pianeti capaci, almeno statisticamente, di ospitare forme di vita: ed ecco nascere Aurelia, un pianeta popolato da creature feroci, e Blue Moon, dove vivono creature simili a balene volanti. Aurelia possiede un lato permanentemente esposto alla luce stellare, e un altro sempre oscuro e gelido. Non esistono le stagioni né differenza tra giorno e notte. La vegetazione è costituita soprattutto da piante alte, veri e propri animali che si nutrono di energia solare.

Nella foresta vivono giganteschi predatori dotati di un dente centrale sporgente: massicci come bisonti ma veloci come cavalli, hanno un collo lungo come quello delle giraffe. Nelle lagune vivono creature tipo girini che diventano pericolosissimi quando si riuniscono in un branco e piombano sulle loro vittime, rilasciando una tossina capace di liquefare i tessuti. La specie vivente più importante di Aurelia è, però, una creatura a metà strada tra un armadillo e una rana. Questi animali sono gli architetti del pianeta, costruttori instancabili di dighe.

Blue Moon è una luna che orbita attorno a un pianeta, in un sistema solare doppio. Qui il giorno dura 240 ore, mentre l’atmosfera è tre volte più densa di quella terrestre e si comporta come un oceano sospeso, ospitando forme di vita che fluttuano nel cielo. Il pianeta è caratterizzato da una foresta di giganteschi alberi, sulla cui sommità una depressione permette l’accumulo di grandi quantità di acqua: ogni albero può così crescere fino a 700 metri di altezza. Tra gli abitanti di Blue Moon ci sono giganteschi carnivori dotati di tentacoli (usati come lenze per pescare) e creature simili alle balene, dotate di ali la cui apertura arriva a quasi 10 metri.

Le balene si cibano delle nubi di vegetali fluttuanti. Se si abbassano troppo di quota vengono attaccate da creature volanti simili a calabroni ma grandi come aquile, dotate di vista a 360 gradi e di becchi affilati come rasoi. Il confine tra fantasia e realtà diventa ogni giorno più labile. Un gran numero di scienziati è infatti convinto che non siamo soli nell’Universo e che, procedendo nella ricerca, potremmo scoprire pianeti molto simili a questi entro i prossimi 10 anni.

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