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Essere e Avere
Un miracolo a Cannes. Lontano da Hollywood.

12.04.2007 - Autore: Michel Rocher
Una delicata bilancia di dolcezza, di emozioni, di ironia, di comicità e anche di suspense.
Un film raro, che fa tornare, noi adulti, a scuola. Con immenso piacere. Perché frequentiamo la scuola per alcuni anni ma poi non ci è più permesso di entrarvi, almeno di essere un professore, oppure un topolino, di nascosto. E Nicolas Philibert ci fa entrare, furtivamente, con la sua cinepresa, nellaula di una scuola di campagna francese (Alvernia), e partecipare alla vita quotidiana dellinsegnante, prossimo alla pensione, e di un gruppetto eterogeneo di bambini tra i 4 e i 12 anni perché nelle campagne ormai spopolate cè un solo maestro per varie classi in un unica aula.
ESSERE E AVERE non ha una storia costruita, né una sceneggiatura, ancora meno dialoghi precisi, ma è aperto a tutte le eventualità e va oltre il proprio argomento per diventare grande cinema. Lazione, le parole, sono vere, mai recitate, benché alcuni momenti, alcune sequenze, siano da ActorsStudio: quando un sorriso si trasforma in lacrime, poi in singhiozzi, per tornare ancora al sorriso; oppure, il primo piano finale del maestro quando saluta i suoi alunni prima di partire per le vacanze estive, il nodo alla gola, lo smarrimento negli occhi, ancora più convincente di Al Pacino nella sua shakespeariana performance, il ché... non è poco!
Rimaniamo dunque inchiodati sulla nostra poltrona per quasi due ore senza subire le valanghe di effetti speciali o le scene damplesso acrobatico ai quali il cinema industriale tenta di assuefarci.
Non cè nessuna furbizia dautore e questo, il pubblico lha capito, il passaparola ha funzionato:
Due milioni di spettatori soltanto in Francia. Standing Ovation al Festival di Cannes 2002 Prix Louis Delluc European Film Award Premio France-Cinema di Firenze.
Come dice Nicolas Philibert, ESSERE E AVERE è un pò come le favole, lascia a ciascuno la possibilità di proiettarvi i propri ricordi....