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Eroi di plastilina

"Panico al villaggio" é una serie insolita, in onda su Raisat Ragazzi. Protagonisti delle vicende animate della nuova produzione belga, sono dei pupazzetti in plastilina: il cow-boy, l'indiano, il cavallo, il contadino, Robin e Constable.

Panico al villaggio

19.05.2009 - Autore: Francesca Camerino
Arrivano su RaiSat Ragazzi, dal lunedì al venerdì alle 12.20, 16.20, 19.20 e 22.20, il cow-boy, l’indiano, il cavallo, il contadino, Robin e Constable, sei bizzarri pupazzetti di plastilina nati dalla fantasia dei disegnatori belgi Stéphane Aubier e Vincent Patar.   Sembrano delle vere e proprie statuine di plastica con cui giocano i bambini, i surreali protagonisti di “Panique at the Village”(questo il titolo originale) che vivono ogni giorno avventure bizzarre al limite del non-sense. Siamo certi che conquisteranno la simpatia di grandi e piccini, come è già accaduto in Belgio dove la serie è stata prodotta.   Si tratta di una serie d’animazione muta, con ambientazione western, che sfrutta un’idea geniale. Avete presenti i soldatini di plastica, quelli che regalano come sorpresa nelle merendine? Sì proprio loro: i soldatini con cui giocano i bambini facendoli muovere, correre, galoppare, cadere, combattere, morire, resuscitare, sparare vorticosamente e senza senso. Le avventure di Cavallo, Cowboy e Indiano si svolgono proprio così, con una animazione furiosa, velocissima, a scatti, ed una trama assurda, primitiva, dagli effetti curiosi e esilaranti.   I disegnatori assieme ad un piccolo team di 7 persone hanno lavorato su tre differenti location dando vita ad una serie di 20 episodi di cinque minuti ciascuno. Il prodotto veramente innovativo ha ricevuto numerosi riconoscimenti come il Grand Prix Animation Film Festival 2001 e il Premio speciale della giuria al World Animation Celebration di Los Angeles.   Prodotta con un budget di 900.000 euro per un lavoro di 14 mesi, la serie sembrerebbe semplice, nata con pochi mezzi ma in realtà nasce dalla continua richiesta di film in digitale e dall’utilizzo di nuove tecniche: camere digitali usate per la ripresa, e il girato che é stato rilavorato utilizzando il programma After Effects.   Vincent Patar e Stéphane Aubier sono gli animatori belgi più divertenti tra i contemporanei. Influenzati dal mondo della storia e dalle pellicole del regista francese Jacques Tati, danno vita a dei lavori che non sono altro che l’espressione delirante del loro mondo personale, tanto caotico e libero quanto creativo e spontaneo. Puro surrealismo belga.
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