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Dispaccio dal set

The Walking Dead 2: parla Darabont. Ecco il contenuto dell'intervista al regista, sceneggiatore e produttore esecutivo, postato sul blog della AMC

The Walking Dead 2

30.06.2011 - Autore: Pierpaolo Festa
Il blog di AMC su The Walking Dead ha postato una nuova intervista con Frank Darabont, il regista della serie zombie attualmente sul set per dirigere la seconda unità nei nuovi episodi dello show che è già cult.

Hai detto che ti piace usare il fumetto di Kirkman un po' come una mappa stradale, nonostante a volte ti trovi ad andare fuori strada. Quali saranno le deviazioni di questa seconda stagione?
Abbiamo ampliato la storia in tante direzioni. Una volta insieme agli attori, le dinamiche si sono sviluppate ancora di più, da episodio a episodio. C'è così tanta storia e così tanto dei personaggi da cui poter attingere. Non so se sto per rivelare una grande cosa, ma -SPOILER-, nei fumetti Lori rimane incinta, e qui la vicenda si fa affascinante e complicata. La storia che raccontiamo non viene messa in scena in maniera semplice come nei fumetti, sfruttiamo l’opportunità di allargarla e di creare più strati. Questo è ciò che mi emoziona più.

Hai diretto la seconda unità nell'episodio 201. Cosa hai girato?
Lo schedule del primo episodio della seconda stagione è stato brutalmente rapido, considerata la natura ambiziosa dell'episodio. Dunque abbiamo girato un po' di più con la seconda unità. Mi sono offerto io, e ho diretto una sequenza con T-Dog che cerca di distrarre uno zombie in mezzo a un campo di macchine abbandonate su una autostrada deserta. E' un un gioco al gatto e al topo in mezzo a un traffico in cui regna la morte, è stato bellissimo da girare. Il nostro truccatore addetto agli effetti speciali e consulente, Greg Nicotero ha anche contribuito come regista della seconda unità. Il teaser del primo episodio mostra una sequenza che lui ha diretto ed è la nostra versine dell'apertura de “Il giorno degli zombie”. Atlanta al giorno d'oggi, con tanti zombie, tanto silenzio e solitudine: una città morta. Si tratta di una scena visivamente splendida. Gregg e io siamo fissati con horror e zombie quindi ci siamo davvero divertiti.

Speri di dirigere un episodio per intero nella nuova stagione?
Lo spero, sapete, essere il capo è un po' come essere il ragazzino che deve stare a casa a fare i compiti. Tutti gli altri, invece, sono fuori a giocare. Ma è una cosa fantastica, sebbene a volte eccomi a ripetere: "Devo andare a casa a Los Angeles [...]E mentre gli altri invece fuori a giocare con gli zombie, io resto a fare i compiti".

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