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Diritto di difesa

Affrontando temi importanti, dall'eutanasia al terrorismo, dalla tratta delle prostitute ai disastri ambientali, arriva sui nostri schermi un legal drama tutto italiano. Con Remo Girone, Giulio Base, Piera Degli Esposti e gli occhi belli e decisi di Martina Colombari.

Diritto di difesa

19.05.2009 - Autore: Rossana Cacace
Legal drama, che passione. Dai tempi di Perry Mason tanta acqua è passata sotto i ponti ma il mondo degli avvocati, proposto in tutte le salse, resta sempre e irrimediabilmente accattivante. Dal successo senza fine della strampalata Ally McBeal, al recente “The Practice”.   Da martedi 20 gennaio alle 21 su Raidue parte con una produzione esclusivamente italiana “Diritto di difesa” serie televisiva in 26 episodi. Tra processi e investigazioni tutto ruota intorno allo Studio Valieri, dove lavora una squadra di avvocati pronti ad affrontare qualsiasi caso. Regola numero uno: un buon avvocato non può rifiutare assistenza a chi la invoca.   Principe del foro, impeccabile e onesto, nonchè fondatore dello studio è Cosimo Valieri interpretato da Remo Girone, una volta tanto lontano dal ruolo del cattivo. Vicino a lui tre associati. Look serio, capelli corti e neri, sempre e comunque splendida, Martina Colombari interpreta l’avvocato penalista Chiara Barbieri.   Per lei finalmente un ruolo che le piace davvero, un personaggio pieno, che ha dovuto studiare a fondo, che l’ha ‘costretta’ a frequentare il Tribunale di Roma e a visitare il carcere di Rebibbia. Come lei stessa ha dichiarato è la prima vera occasione di scrollarsi di dosso l’etichetta di Miss Italia che evidentemente non la gratifica più da tempo.   Avvocato cinico, con pochissimi scrupoli, specializzato in Diritto societario nonchè marito della Barbieri è Massimo Gillardi interpretato da Giulio Base. Spesso entrerà in contrasto con l’ostinato idealismo della moglie. Unico, evidente, tallone d’Achille: sua madre.   Attrice celebre a teatro, Piera Degli Esposti, interpreta Silvia Malatesta, legale specializzato in diritto di famiglia. Separazioni, divorzi, affidamenti di minori sono il suo pane quotidiano. Burbera e severa, nasconde come può un grande tormento interiore.   Secondo il nuovo codice di procedura penale gli avvocati difensori possono indagare sul caso a cui devono lavorare e, nell’ottica di una perfetta aderenza alla realtà, l’affermato studio Valieri ha il proprio investigatore di fiducia. Si chiama Fabio Galli, ex poliziotto un pò canaglia ma simpatico, ha il volto di Michele Venitucci.   Di contorno praticanti e collaboratori e, immancabile, la storica segretaria Grazia Martini, interpretata da Stefania Spugnini.   Non aspettatevi delitti perfetti nè diabolici architetti del crimine. Ad affrontare i delicati meccanismi della giustizia c’è la gente comune spesso spinta oltre i limiti della legalità da circostanze particolari o da sentimenti devastanti come il desiderio di vendetta o la gelosia.   La serie, prodotta da Raifiction e Grundy, diretta da Gianfrancesco Lazotti e Donatella Maiorca, sarà trasmessa con due episodi a sera in 13 puntate. Un legal drama all’italiana, all’insegna del trionfo del diritto. Anche l’audience trionferà?    
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