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Dal successo alla tragica morte
Dubbi e leggende di un mito scomparso nel mistero

01.12.2000 - Autore: Sebastiano Lucci
Il personaggio interpretato da Lee subisce una profonda trasformazione, divenendo così per lennesima volta, vittima del proprio destino. Quando arriva nella Città Eterna, per aiutare alcuni suoi parenti, è soltanto un giovanotto che, al contatto con la mafia locale, si trasforma insegnando ai propri parenti la nobile arte marziale e fronteggiando il cattivo di turno: Chuck Norris reso più temibile che mai da un trucco eccessivamente pesante.
I progetti americani si moltiplicano e lattore diventa molto richiesto tanto da iniziare svariate produzioni che non potrà terminare e che verranno ultimate da altri (come \'The Silent Flute\', realizzato nel 1978 con David Carradine, che uscirà in Italia con il titolo: \'Messaggi da forze sconosciute\'). Il suo nome è ormai sulla bocca di tutti e la sua vita sociale diventa sempre più frenetica e impegnata di giorno in giorno.
Nel 1973 è linterprete principale della coproduzione tra due grandi studios, la Warner Bros e la Golden Harvest: il film è \"I tre dellOperazione Drago\" (Enter the Dragon) di Robert Clouse. E lambizioso tentativo di conciliare le esigenze del pubblico occidentale con quello orientale, anche se il ruolo di Bruce Lee rimane isolato rispetto a quelli degli altri interpreti (come John Saxon, Jim Kelly e Tze Yang). Il film è ricco di atmosfere bondiane e il temibile dottor Han (Shek Kin, coreografo e maestro di Bruce Lee), che governa su unisola nel mezzo delloceano, assomiglia in maniera quasi assoluta al Dottor No, antagonista delleroe fleminghiano. Lee viene nuovamente proiettato in un ruolo che lo vede protagonista di un\'indagine sulla sparizione di due agenti segreti. Il torneo di arti marziali che si svolge sullisola diventa il pretesto per sconcertanti rivelazioni che lo portano allennesimo scontro finale da cui esce vittorioso, ma con un alto prezzo da pagare.
La vita dellattore diventa sempre più convulsa, tanto che, prima di iniziare la lavorazione del suo progetto più ambizioso, \"Game of Death\" - in cui avrebbe dovuto scalare una pagoda e affrontare di volta in volta nemici che utilizzano tecniche differenti - viene ricoverato in ospedale. Nel film è prevista anche la presenza di Kareem Abdul Jabbar, noto campione di basket USA. Tuttavia, Lee fa in tempo a girare solo qualche sequenza perché il 20 luglio del 1973, muore in circostanze ancora non completamente chiarite (il referto ufficiale parla di edema cerebrale, ma la presenza di tracce di hashish addensa nubi di mistero), a casa di Pei Betty Ting , con la quale stava discutendo dei dettagli della sceneggiatura del film.
Il film uscirà postumo nel 1978 per la regia di Robert Clouse (\'Lultimo combattimento di Chen\'), allinterno del quale viene inserito il materiale girato con Bruce Lee, ma che non ha più nulla a che fare con il progetto iniziale, assumendo un tono elegiaco che rafforza limmagine di un uomo entrato ormai nella leggenda.
Si è molto discusso della sua morte, e molte congetture sono state fatte, alcune anche fantasiose: un omicidio commesso da un rivale, la vendetta delle Triadi. Dopo tanti anni il mistero rimane, e assume una dimensione ancora più tragica, quando a distanza di venti anni dalla sua scomparsa, anche il figlio Brandon muore in circostanze misteriose durante le riprese de \"Il corvo\" (The Raven). Bruce Lee, si era impossessato di unarte e laveva trasformata, laveva resa pubblica e popolare, si era schierato contro un modo di pensiero, uno stile di vita, contrapponendosi ai valori decisamente tradizionali del mondo orientale.
Bruce Lee è diventato nellarco di pochi, anzi pochissimi, anni un simbolo che ha saputo trasformare larte orientale in un\'esperienza talmente spettacolare da entusiasmare milioni di spettatori in tutto il mondo. La sua forte personalità, il suo orgoglio (che finisce talvolta per confondersi e identificarsi con arroganza), la sua tenacia nel raggiungere e conquistare quel sogno che sin dalla nascita lo aveva tanto affascinato, lo rendono un personaggio allo stesso tempo ingenuo e ambizioso, innocente e colpevole, carnefice e vittima.
Attraverso i suoi film è diventato, nel bene e nel male, un protagonista degli anni settanta. Sono cambiate molte cose da quando il piccolo drago se ne è andato. Il mondo non è più quello al quale apparteneva Bruce Lee, tragico e leggendario pioniere di un sogno bruscamente interrotto. Gli spettatori oggi applaudono alle ultime esibizioni pirotecniche di quanti, come John Woo e Jackie Chen, possono per diverse ragioni essere considerati i suoi legittimi eredi. Tuttavia mentre questi ultimi hanno saputo trasformare, migliorare e adattare il modello di spettacolo attraverso l\'uso delle nuove tecnologie alle sempre più pressanti esigenze del mercato, Bruce Lee lo aveva delineato, marcato, evidenziato, segnando un momento fondamentale nello sviluppo e nella diffusione delle arti marziali non solo nel cinema, ma nellintero panorama artistico degli ultimi tre decenni e costruendo un primo ponte tra oriente e occidente in piena Guerra Fredda.