NOTIZIE

Da scoperta scientifica a evento televisivo

Il paleontologo Paul Sereno, assieme all'esperto di rettili Brady Barr, scopre resti fossili appartenuti a un gigantesco coccodrillo, probabilmente il più grande mai esistito. I due vanno alla ricerca di indizi sul suo parente preistorico.

Supercroc

11.12.2001 - Autore: Luigi Massi
Paul Sereno e Brady Barr, praticamente Indiana Jones e Crocodile Dundee, sono i due scienziati-esploratori protagonisti dei nuovi programmi di National Geographic Channel, Supercroc e Coccodrillomania. Supercroc è un affascinante viaggio sulle orme del Supercroc, appunto, un coccodrillo dellera preistorica (nome scientifico: Sarcosuchus imperator), capace di mangiarsi un tirannosauro per colazione. Si ipotizza, infatti, che il rettile, vissuto 110 milioni di anni fa, fosse lungo dodici metri (tre volte più grande delle specie attuali), pesasse 9 tonnellate e possedesse artigli lunghi dieci centimetri. Coccodrillomania è invece una serie in onda tutti i mercoledì alle 21.30, a partire dal 12 dicembre. In anteprima mondiale, il 9 dicembre alle 21.00 i telespettatori di National Geographic (diffuso in Italia da Stream) potranno assistere ad uno speciale di due ore, incentrato sulle scoperte effettuate in Africa dal professor Paul Sereno (è docente allUniversità di Chicago): 18 tonnellate di fossili che con ogni probabilità appartengono allenorme scheletro del Supercroc, ricostruito con laiuto della computergrafica. Lo scheletro del rettile sarà ricostruito anche a grandezza naturale, ma per fare ciò Paul Sereno ha voluto andare alla scoperta dei coccodrilli viventi, insieme allesploratore Brady Barr, che da una vita si occupa di questi animali, andandoli a studiare in tutto il mondo: dal Costarica allIndia, dal Malawi al Belize, dalla Giamaica alle paludi della Florida. Tra le specie che i due hanno osservato da vicino (prova ne sono le cicatrici in tutto il corpo di Brady Barr), le due più grandi: il coccodrillo americano e il gaviale (Gavilalis gangeticus), una specie che rischia lestinzione. Dobbiamo basarci sui coccodrilli di oggi spiega Paul Sereno per immaginare il mondo di 110 milioni di anni fa, per capire come viveva il Supercroc, come dominava i corsi dacqua, come lottava per il cibo e difendeva il suo territorio. E soprattutto come si è estinto. Il Supercroc, dicono gli scienziati, era in grado di attirare le sue prede (forse anche i pacifici brontosauri, altri fino a 24 metri) sul greto del fiume per azzannarle e poi finirle in acqua. Insomma, il coccodirillo di ieri e di oggi - è un animale che da sempre interessa i paleontologi per quello che ci può dire sulle forme di vita preistoriche, e perché occupa da sempre un posto centrale nella catena alimentare di alcuni escosistemi del nostro Pianeta. La strana coppia di esploratori (nelle foto), unisce oltre alla competenza e allesperienza, losservazione sul campo e la semplicità di un metodo didattico efficace, divulgativo, mai noioso. In pieno stile National Geographic.      
FILM E PERSONE