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Curiosità dal set
"Sarà un film di sentimenti, di grandi rapporti umani e di conflitti che vengono risolti. Cosa mi ha colpito di più di Papa Giovanni? La sua fragilità, la sua solitudine simile a quella di qualsiasi essere umano", afferma il regista.

12.04.2007 - Autore: Adele de Gennaro
Sarà un film di sentimenti, di grandi rapporti umani e di conflitti che vengono risolti. Cosa mi ha colpito di più di Papa Giovanni? La sua fragilità, la sua solitudine simile a quella di qualsiasi essere umano afferma il regista Giorgio Capitani.
Dopo il successo di La memoria e il perdono sul tema dei desaparecidos, Capitani torna in Tv con una fiction in due parti su Giovanni XXIII e, oltre a lodare la sceneggiatura di Scardamaglia, quasi non trova le parole dichiarandosi fortunato di aver trovato come protagonista Ed Asner, lattore americano diventato famoso per la serie Lou Grant.
E questa, infatti, una delle differenze principali rispetto alla fiction che sta girando anche Canale 5: in confornto a Bob Hoskin, il protagonista della fiction diretta da Ricky Tognazzi per Mediaset, Ed Asner è senzaltro più somigliante a Papa Giovanni. Un pontefice molto amato dai fedeli, capace di affacciarsi dalla finestra di San Pietro per invitare i genitori ad accarezzare i loro bambini, ma anche una figura cardine della storia della Chiesa: basti ricordare il Concilio Vaticano II, convocato pochi mesi dopo la sua elezione per rinnovare la Chiesa, e lencicliclica del 1963 Pacem in terris con cui favorì il dialogo tra Usa e Urss in piena guerra fredda.
A firmare la sceneggiatura del film di Capitani è Francesco Scardamaglia. Il problema è conciliare la visione di una persona con i dati storici\" afferma. \"Senza uninterpretazione non si può scrivere nemmeno una biografia e aggiunge: La sceneggiatura non si basa su un solo testo, anche perché esistono dieci biografie, ma su una mole di documenti. In ogni caso non cè nulla di inventato, sostanzialmente è tutto fedele alla documentazione.
Nel film che vedremo in tarda primavera su Raiuno Papa Giovanni avrà da giovane il volto di Massimo Ghini. Per me la sorpresa maggiore spiega lattore è stato proprio il mio ruolo: il Roncalli prima di diventare Papa. Continua Ghini: La cosa che mi ha affascinato di più è la sua coerenza, il fatto di aver messo in pratica i suoi ideali una volta eletto Papa. Nel film vedremo i 50 anni di storia che lo videro protagonista. Negli anni 20, infatti, Roncalli viene mandato in Turchia, ad Instanbul, dove sarà costretto ad indossare abiti civili, uscendone vincente come nel 44 quando, mandato in Francia, riuscì a togliere dallimbarazzo la Curia romana nella seconda guerra mondiale.
In età più matura, invece, Roncalli avrà il volto di Ed Asner: Giovanni XXIII è riuscito a sopravvivere alla sua infanzia da contadino povero, al clima politico della Bulgaria, a De Gaulle, alle contraddizioni della Chiesa, ma è sempre sopravvissuto. Non è mai stato in prima fila, sempre in seconda o terza, immagazzinando tutto quello che aveva imparato per usarlo al momento opportuno. Quanto al clone di Canale 5, il direttore di Rai Fiction Stefano Munafò non fa una piega: Non ci preoccupiamo di chi andrà in onda per primo, limportante è che il nostro prodotto abbia un valore estetico e popolare.