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Cuore di fiction - 2a parte
Farà commuovere anche i bambini cresciuti con i Pokemon e le play-station: il "Cuore" diretto da Maurizio Zaccaro è una fiction con la F maiuscola e, per carità, non parlate di remake.

12.04.2007 - Autore: Adele de Gennaro
Farà commuovere anche i bambini cresciuti con i Pokemon e le play-station: il Cuore diretto da Maurizio Zaccaro è una fiction con la F maiuscola e per carità non parlate di remake.
La nuova serie Tv in onda su Canale 5 non ha nulla a che vedere con la versione cinematografica del 1948 di Duilio Coletti con Vittorio De Sica, né con gli episodi diretti nell84 da Comencini per Raidue con Johnny Dorelli, Giuliana De Sio ed Eduardo De Filippo.
I più rigorosi non tarderanno a parlare di tradimento letterario ma come ogni opera che si rispetti la fiction di Zaccaro è una rilettura del libro di De Amicis, un libero adattamento: è solo per esigenze televisive che il team di sceneggiatori guidati da Massimo De Rita ha innestato linee narrative non contemplate nel romanzo.
Infatti oltre i personaggi più noti come il maestro Perboni, il terribile Franti (rivalutato persino da Umberto Eco nel saggio Elogio di Franti) e gli altri alunni della scuola elementare Moncenisio di Torino, sugli schermi di Canale 5 vedremo anche figure del tutto nuove come Olga Votini, una ragazzina innamorata segretamente di Franti oppure molto più importanti rispetto alloriginale letterario.
E certamente non dispiacerà a nessuno ritrovare nei sei episodi della serie Tv (i primi due in onda l11 e il 12 novembre in prima serata, gli altri sempre di domenica) Anna Valle nel ruolo della maestrina dalla penna rossa, un ruolo fondamentale nello sviluppo del film televisivo.
Costato 20 miliardi e girato totalmente in presa diretta, il Cuore di Zaccaro (molti ricorderanno alcuni suoi successi cinematografici come Il carniere e Un uomo perbene) è anche un magnifico affresco della Torino di fine 800, un crogiuolo di classi sociali dove attraverso le vicende dei bambini della scuola Moncenisio - gestita da un direttore severissimo impersonato con la solita bravura da Leo Gullotta cè spazio anche per la storia damore fra il maestro Perboni, un Giulio Scarpati tornato davvero a recitare, e Margherita Capuano, maestrina dalla penna rossa interpretata da Anna Valle.
E\' questo lasse portante che attraversa tutti gli episodi della serie televisiva in cui non saranno proposti tutti gli otto racconti del libro di De Amicis ma soltanto i sei più noti tra cui Dagli Appennini alle Ande e La piccola vedetta lombarda. Nel film compare anche la moglie di Perboni, una donna malata di mente interpretata con efficacia da Antonella Ponziani.
I bambini scelti da Zaccaro sono stati individuati con grande accuratezza ed è proprio questo, oltre la scenografia di Paola Comencini, a dare credibilità allintero progetto.
Tutti i bambini sottolinea Scarpati hanno dato un contributo molto importante al film. Aggiunge Zaccaro: Volevo soprattutto riproporre latmosfera dellepoca, da qui la ricerca dellautenticità soprattutto nei volti così simili alliconografia di fine 800. Quanto alla sceneggiatura abbiamo scelto strade nuove e più contemporanee, non ci interessava fare un remake del film con De Sica. Non credo comunque che ci sia il rischio sentimentalismo, il nostro è stato un lungo lavoro sulle emozioni.
A spiegare il tradimento parziale del libro di De Amicis, dove il personaggio della maestrina è solo accennato, è lo sceneggiatore Massimo De Rita.
Abbiamo cercato una fedeltà che fosse vicina allo spirito del libro afferma una specie di fedeltà infedele. La storia damore tra il maestro Perboni e Margherita è stato il nostro modo per approfondire il retroterra, la solitudine profonda di Perboni descritta da De Amicis in poco più di tre righe. Un uomo che a 35 anni si rivolge ad una classe dicendo siete voi la mia famiglia deve necessariamente avere un dramma alle spalle: ecco perché nella prima puntata è così centrale la follia di Emma, la moglie malata.
Ben venga, dunque, una fiction di qualità come questa anche se Roberto Pace, amministratore delegato di Mediatrade, annuncia tempi duri. Le fiction di qualità hanno costi notevoli e non è un mistero che la Tv, specialmente quella commerciale, stia vivendo un periodo di recessione economica.
Però Canale 5 intende proseguire sulla strada avviata con Piccolo Mondo Antico e per la prossima stagione ha già confermato I ragazzi della via Paal.