Dodici anni dopo “Clerks” (id.,
1994) Kevin Smith torna a parlarci degli indimenticabili personaggi che ha
saputo creare. Chi non ricorda il bianco e nero dell’originale, opera
considerata una pietra miliare del cinema americano indipendente degli anni
’90? Grazie ad una sceneggiatura dai dialoghi assolutamente geniali, il primo
episodio ha in un certo senso cambiato il modo di percepire e scrivere la
commedia destinata ad un pubblico più adulto.
Divertente ma anche abbastanza innocuo, “Clerks II” soffre
fondamentalmente del fatto dia vere una doppia anima: quella iconoclasta dello
Smith prima maniera e quella più “mainstream” che l’autore ancora non riesce a
padroneggiare con equilibrio. Ciò che ne è venuto fuori è un prodotto che non
ha una sua identità precisa, e spreca un potenziale comico che avrebbe potuto
essere ben più ficcante.


NOTIZIE
Clerks II
Dodici anni dopo "Clerks" Kevin Smith torna a parlarci dei due commessi più sboccati e pigri d'America: dopo che il mitico drugstore del primo episodio è stato distrutto da un incendio

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani