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Chicago batte il ritmo degli Oscar

E' "Chicago", il musical con Richard Gere, René Zellweger e Catherine Zeta Jones, a fare incetta di candidature agli Oscar 2003 , con ben 13 nomination.

Oscar 2003

11.02.2003 - Autore: Paolo Mastazza
Puntuale come ogni anno arriva da Hollywood la sfilza delle nomination per gli Academy Awards 2003 in programma a Los Angeles il prossimo 23 marzo. E come da copione è Chicago, il musical con Richard Gere, René Zellweger e Catherine Zeta Jones, a fare incetta di candidature agli Oscar , con ben 13 nomination. Alle sue spalle il capolavoro di Martin Scorsese Gangs of New York con 10 candidature, seguito da The Hours (9), Il pianista di Roman Polanski (7), il secondo episodio della saga de Il signore degli anelli: le due torri ed Era mio padre con 6 nomination ciascuno.   Tutti allinseguimento di Chicago   Dopo 35 anni il film da battere sarà un musical. E dai tempi di Oliver (Oscar 1968 come miglior film) che un film musicale non si aggiudica il prestigioso premio. Lo scorso anno il melò musicale di Baz Luhrman Moulin Rouge fu alla fine battuto sul filo di lana da A beautififul mind di Ron Howard.   Chicago ha fatto incetta di nomination per la 75ma notte degli Academy e si presenta come il favorito in assoluto di questanno. Il musical diretto da Rob Marshall si è guadagnato tutte le candidature più importanti: miglior film, miglior regista, migliore attrice protagonista (Renee Zelweger), migliori attori non protagonisti John C. Reilly, Catherine Zeta Jones e Queen Latifah. Unico fuori lista il povero Richard Gere che invece ha ottenuto il plauso della stampa estera di Hollywood aggiudicandosi di recente il Golden Globe.   Chi salirà con Jack Nicholson sulla vetta più alta ?   La sfida per lOscar come migliore attore si giocherà su un pocker di nomi. Un super-favorito su tutti: Jack Nicolson che ha fatto piangere mezza America con la sua straordinaria interpretazione in About Schmidt. A sfidare Jack (che ha già sul caminetto di casa altre 3 statuette d\'oro), un altro veterano di Hollywood, Michael Caine per il suo ruolo in A Quiet American.E come dimenticare infine Daniel Day-Lewis protagonista di Gangs of New York ? A completare la cinquina: Adrien Brody per El crimen del padre amaro e Nicholas Cage per Hero. Un solo rimpianto secondo molti: la mancata candidatura di un giovane ma ormai conclamato grande attore come Leonardo di Caprio che ci si aspettava in lizza per la sua interpretazione in Prendimi se puoi.   Nicole Kidman, troppo brutta per non vincere   Punita lo scorso anno, a favore di un premio a Halle Barry (Monsters Ball) attribuito secondo molti in una foga di politacally correctness, Nicole Kidman ha il vento in poppa. La sua interpretazione in The Hours il film dedicato alla vita della scrittrice Virginia Wolf le vale più che una candidatura. Lormai famoso naso, con cui ha abbruttito i suoi lineamenti perfetti da diva irraggiungibile, e lormai lontano ricordo del clamore suscitato dal suo divorzio con Tom Cruise, sembrano insieme essere il corollario di una vittoria quasi impossibile da non ottenere. Ci proveranno tuttavia un gruppo di attrici molto brave e molto agguerrite: Diane Lane (Unfaithful), Julianne Morre (The Hours), Salma Hayek (Frida) e Renée Zellweger bravissima e più affascinante che mai in Chicago.   Pedro e Polanski guardano a Scorsese   Le due statuette più prestigiose, quelle alla miglior regia, e quella come miglior film, sono nelle mani di un club ristretto di giganti del cinema doltreoceano. Alla regia si sfideranno Rob Marshall (Chicago), Martin Scorsese (Gangs of New York), Roman Polanski (Il pianista), Stephen Daldry (The Hours) e Pedro Almodovar con il suo Parlami di lei. Favorito su tutti, neanche a dirlo, il grande Martin Scorsese.