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Chi sono le Magdalene sisters?

"Magdalene Sisters" è la storia di Margareth, Rose, Bernadette, tre "fanciulle traviate", le cui storie individuali offrono il filo conduttore all'interno di un istituto religioso di "correzione" che gestisce un'avviata attività di lavanderia per i villaggi limitrofi.

magdalene

12.04.2007 - Autore: Luca Muscarà
Nell\'isolamento di un istituto di rieducazione femminile alla periferia d\'Europa, in Irlanda, si consuma negli anni 60, la tragedia universale dell\'ignoranza, dell\'alienazione e della crudeltà e dell\'errore umano. Margareth, Rose, Bernadette sono tre \"fanciulle traviate\", le cui storie individuali offrono il filo conduttore all\'interno di questo istituto religioso di \"correzione\" che gestisce un\'avviata attività di lavanderia per i villaggi limitrofi. I peccati capitali che le ragazze devono espiare riguardano la sfera del comportamenteo sociale e sessuale e alla morale laica contemporanea appariranno particolarmente assurdi e anacronistici: una è stata violentata da un cugino durante una festa di matrimonio, l\'altra è accusata di avere tenuto atteggiamenti ambigui nei confronti di alcuni ragazzi che la corteggiavano, la terza ha infine partorito un figlio senza essere sposata. Se fossero stati realmente commessi potrebbero forse rinviare alla lussuria e alla vanità, ma in tutti e tre i casi appaiono fin da subito come palesi ingiustizie per le tre ragazze, che per ciò verranno inviate all\'istituto, dove, in un clima di intimidazione continua, saranno sottoposte ad una ferrea disciplina fatta di esagerate punizioni, tremende angherie e inutili umiliazioni in nome dell\'espiazione e della redenzione. Punizioni inferte loro da un manipolo di perfide suore e \"sorelle\" anziane divenute sergenti maggiori di questo triste luogo. L\' isolamento coatto finisce quindi per piegare lo spirito di ribellione della maggior parte delle ragazze che, per sopravvivere alle torture fisiche e mentali, si piegano alle dure regole dell\'istituto giungendo in alcuni casi fino a prenderne i voti. Margareth, Rose e Bernadette invece riusciranno dopo anni a uscire da quell\'istituto.   Il finale liberatorio lascia tuttavia frastornato lo spettatore. Infatti nell\'apprendere dai titoli di coda - a decenni di distanza - dei destini \"normali\" che attendono le tre protagoniste, oltre che della realtà questi istituti il cui ultimo è stato chiuso solo nel 1996, non vi può essere vera catarsi a tante crude sofferenze, che si aprono con l\'alienazione delle famiglie che in ossequio alla morale collettiva inviano le proprie figlie a tali istituti. Così la duplice ingiustizia subita dalla ragazza violentata dal cugino non può certo essere bilanciata né dalla esilarante punizione inferta al prete ipocrita né dalla liberazione finale per mano del fratellino, che quattro anni dopo si presenta all\'istituto e giustifica il ritardo con un tenero \"stavo crescendo\". E nemmeno la ribellione delle altre due protagoniste che riescono a fuggire certo compensa così tante umiliazioni.   Quali dunque le ragioni che premiano questo lavoro, riconosciuto dalla giuria che gli ha dato il prestigioso riconoscimento della Mostra del cinema di Venezia? L\'ambientazione e la recitazione oltre che assolutamente credibili sono senza dubbio eccellenti e l\'abile leggerezza di Peter Mullan aiuta in parte ad equilibrare la pesantezza degli eventi rappresentati. Tuttavia ci sembra che veramente da premiare sia la profondità del tema sollevato dal film.   Una prima lettura porta certamente a inquadrare il film per il suo gettare luce su un aspetto finora ignorato della condizione femminile. Del resto al maschile esiste un filone cinematografico che ha messo a fuoco le durezze e le ingiustizie dei peggiori collegi militari. Tuttavia, pur senza negare la specificità del film in termini di gender, il film sembra complessivamente trascendere anche questo specifico aspetto. Più in generale esso spezza una lancia a favore della ribellione individuale nei confronti della chiusura mentale di istituzioni e persone che, in nome del rispetto di un precetto di comportamento collettivo mascherato da morale religiosa e sociale, infliggono le peggiori torture in contraddizione con la religione stessa, trasformando a tratti le protagoniste quasi in moderne rappresentazioni di Cristo al femminile.   Il vero bersaglio però non è nemmeno la religione. Pur essendo in Irlanda, il film non pare infatti riconducibile al mero conflitto tra cattolici e protestanti, anche considerato che il regista risulterebbe cattolico. E nonostante la religione cattolica sembri rappresentata nelle sue peggiori deformazioni, il tema di questo film ha un respiro universale e che trascende il semplice attacco ad una confessione religiosa.   Infatti The Magdalene Sisters affronta il tema della dignità individuale dell\'essere umano, negata e annichilita da prescrizioni di comportamento collettivo sorrette da istituzioni rigide e attaccate solo alla forma di precetti astrattamente svuotati di ogni umanità. Fatte le debite proporzioni, la tragedia delle trentamila ragazze nell\'istituto sinistramente echeggia quella che solo pochi anni prima aveva portato allo sterminio di milioni di ebrei nei lager nazisti e forse in questo risuona anche la denuncia dell\'ambigua posizione irlandese nei confronti di Hitler all\'epoca.
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