"Chi l'ha visto?" diretta shock

Il dramma si consuma in diretta. “Chi l’ha visto?” che sin dall’inizio si è interessato alla storia di Sarah Scazzi, scomparsa nel nulla a quindici anni in un giorno di fine estate, è in collegamento con la madre della ragazza. Una troupe della trasmissione è in casa di sua sorella per raccogliere l’appello dei familiari, cercare di far luce sugli ultimi spostamenti della ragazza e mantenere alta l’attenzione mediatica su questa vicenda. Consueti rituali di questo programma di servizio. Le cose però prendono una piega inattesa e tragica quando le agenzie iniziano a battere la notizia del ritrovamento del corpo di Sarah sulla base di indicazioni precise fornite agli inquirenti nel corso degli interrogatori. Nella agenda risulta che le uniche persone interrogate nel corso della serata siano la zia di Sarah e suo marito. Succede così che la madre della ragazza venga informata dalla conduttrice, Federica Sciarelli, dell’uccisione della povera figlia per mano del cognato reo confesso.

Il soffio agghiacciante di una real tv incapace di fermarsi e volgere altrove lo sguardo della telecamera, lo sfinimento in diretta di ogni residuo di pietas, ma soprattutto la furia di un’informazione, televisiva e non, che scavalca la privacy e il diritto di essere avvisati dalle autorità competenti prima che tutto diventi di tutti, sono il truce spettacolo di una tv che, ogni tanto, dovremmo avere il buonsenso e l’umanità di imparare a spegnere.