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Brain at work

More as the story develops: anticipazioni sul pilot del nuovo show scritto da Aaron Sorkin.

More as the story develops

03.05.2011 - Autore: A.L.
Dopo l’Oscar, la Tv. Da qui Aaron Sorkin ha deciso di riprendere il discorso dopo il successo planetario di The Social Network, che ha consacrato lo sceneggiatore nell’Olimpo delle penne più raffinate e carismatiche d’oltreoceano. In fondo il piccolo schermo ha rappresentato per lui un’importantissima palestra, oltre che una fonte invidiabile di soddisfazioni. Ma vanità a parte, ciò che conta di più è che in questa dimensione lo scrittore ha individuato lo spazio perfetto per sviluppare una sofisticata esplorazione degli anfratti di politica e show business che in America coincidono più che altrove. Osservando il suo curriculum televisivo infatti ciò che appare chiaro e cristallino è l’interesse per quanto accade dietro le quinte. Laddove l’invisibile diventa infatti visibile troverete il marchio di fabbrica di Sorkin. Che si tratti della Casa Bianca di West Wing, della trasmissione sportiva di Sports Night, o di un programma serale in declino del più sfortunato Studio 60 on the Sunset Strip, il punto è sempre lo stesso: svelare i meccanismi che sorreggono l’apparenza. E camminando lungo questo binario si arriva dritti dritti all’episodio pilota del nuovo progetto dal titolo provvisorio di More as the story develops, che andrà a rovistare nel backstage di un notiziario notturno in onda su un cable channel.

Amo l’idea di tornare a lavorare per la tv con la stessa combinazione di idealismo, romanticismo e realismo che ha reso sexy la politica in West Wing e vedere se non si possa fare lo stesso con le notizie e il giornalismo, infondo le due categorie vengono ugualmente disprezzate”, ha spiegato l’autore al Santa Barbara International Film Festival lo scorso gennaio.

La storia che verrà raccontata è infatti quella di un’avventura editoriale complessa che aspira ad un modello informativo meno cinico e viziato. “No, non si tratterà di un fantasy - ironizza Sorkin - lo show sarà di ispirazione, vedrà realizzarsi desideri, ma i personaggi coinvolti perderanno almeno quanto vinceranno nel tentativo di far bene in un contesto in cui è difficile far bene e allo stesso tempo sottrarsi alle pressioni commerciali, agli interessi politici e agli interessi aziendali”.

Per documentarsi lo sceneggiatore ha tallonato Keith Olberman, anchorman e commentatore politico che con il suo Countdown (andato in onda dal 2003 fino al gennaio 2011 sulla MSNBC e pronto a tornare su Current a partire dal prossimo giugno) ha stabilito una nicchia nella tradizione informativa della tv via cavo cimentandosi con un giornalismo apertamente critico.

E ovviamente non poteva esserci luogo migliore della HBO per raccontare una simile parabola. L’Olberman di Sorkin si chiamerà Will McAllister e avrà il volto di Jeff Daniels che ha già aderito con entusiasmo al progetto. A lui toccherà interpretare un provocatore liberale che corre dietro alle donne. E lo show si aprirà sul suo ritorno da una vacanza in compagnia della sua ultima fiamma, quando scoprirà con sorpresa che il nuovo produttore esecutivo del suo show è l’ex fidanzata Mackenzie McHale. Per il ruolo di quest’ultima sono aperte le trattative con Emily Mortimer che, nelle preferenze dei produttori, ha scalzato persino Marisa Tomei.

Dire che non vediamo l’ora che diventi una serie è poco…

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