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Bored to death

Jason Schwartzman nei panni di uno scrittore in crisi che, leggendo i libri di Raymond Chandler, decide di improvvisarsi detective freelance...

Bored to death

04.03.2010 - Autore: Ludovica Sanfelice
Punto uno: la ragazza lo ha lasciato perché fuma erba e beve vino bianco. Punto due: il blocco dello scrittore lo tormenta, il secondo romanzo è un banco di prova peggiore del primo e blablabla. Tutto il resto è noia. Già, perchè il punto, l’unico vero punto, è che Jonathan Ames è profondamente annoiato, annoiato a morte, e per scampare a questo soffio mortifero decide di improvvisarsi detective. L’idea gliela dà la letteratura hard boiled e in particolare Philip Marlowe, eroe creato dal suo scrittore preferito, Raymond Chandler.

Certo è che per somigliare a Marlowe, Ames dovrà cavar fuori un po’ di misoginia e imparare a bere qualcosa di più forte del vino bianco, ma studiare le sue tecniche investigative è già di per sé un proposito notevole.

Forte delle sue sacre letture, il giovane e ammaccato scrittore pubblica insomma su un sito un annuncio in cui si propone come “investigatore privato senza licenza”. L’onorario è modesto. E sorprendentemente una ragazza lo contatta perché cerchi la sorella scomparsa. Ancor più sorprendentemente lui riesce davvero a rintracciarla.

Ames getta quindi il cuore oltre l’ostacolo e si lancia definitivamente in questa avventura che in realtà molto spesso finisce per costargli più di quanto non gli faccia guadagnare. Ma, al diavolo, il denaro, in fin dei conti, non ha valore per gli eroi di Chandler, perché dovrebbe averne per lui che questa storia se l’è inventata solo per sconfiggere la noia?

Per saperlo vi basterà guardare “Bored to death”, ultima creatura della HBO che vede protagonista l’indolente Jason Schwartzman (“Fanny People”, “Il treno per Darejeling”, “Marie Antoinette”). Una comedy noir surreale e sottilmente snob che lavora sui meccanismi del genere e gioca continuamente con le citazioni. Un tiro un po’ ambizioso, ma gustoso che si diverte a proporre una variazione colta ed elegante di commedia sulla nevrosi che ricorda negli intenti “Provaci ancora Sam”.

Il cast, oltre a Schwartzman, si avvale dalla presenza sempre gradita di Ted Danson nei panni dell’editor di Ames e di Zach Galifianakis ("Una notte da leoni"),  nel ruolo dell'amico fumettista.

Ultima nota a margine: il nome del protagonista è anche il nome dell'autore dello show che si è divertito così…uno scivolone nell’autocompiacimento che Marlowe disprezzerebbe e ripagherebbe rubandogli la ragazza…

Ma non perdiamoci in speculazioni: “Bored to death” arriva in esclusiva su FX (canale 119 di Sky) ogni giovedì alle 22:45 a cominciare dal 4 marzo.