Fiction. Provaci ancora prof 2

A poco più di un anno dal successo della prima serie Veronica Pivetti torna a vestire i panni della professoressa di lettere in Provaci ancora prof 2.
Eccola quindi trasformarsi, ancora una volta, da insegnante e madre di famiglia tutta presa dai rapporti con il marito e con la figlia, in abilissima detective quando per caso si trova al centro di intricati casi d’omicidio.
Rispetto ai quattro della serie iniziale (premiati da grandi ascolti con una media di 7 milioni e mezzo di telespettatori e il 28.92 di share) sono sei questa volta gli episodi in programma, sempre liberamente ispirati ai romanzi di Margherita Oggero (editi da Mondadori), prodotti da Rai Fiction e realizzati da Endemol Italia, che andranno in onda su Raiuno in prima serata a partire da domenica 15 e lunedì 16 aprile.
Alla regia, come per la prima serie, Rossella Izzo. Riconfermata anche buona parte del cast: accanto a Veronica Pivetti, nella parte della professoressa Camilla Baudino, Paolo Conticini nel ruolo dell’affascinante Commissario di Polizia Gaetano Berardi, Enzo Decaro in quello di Renzo, il sedentario ma disincantato marito di Camilla, Ludovica Gargari in quello di Livietta la figlia di otto anni, molto più sveglia di quanto farebbe pensare la sua età.
Non mancano poi nuovi personaggi. Innanzi tutto due ragazze di grande appeal: Hoara Borselli che interpreta Pamela, l’insegnante di danza della piccola Livietta, e Serena Bonanno nelle vesti della bella e riservata Sonia, il Pubblico Ministero che affiancherà nelle indagini il Commissario Berardi e lo conquisterà con il suo fascino.
Tra le altre “new entry”, Carolina Crescentini nel ruolo di Francesca, l’irrequieta sorella di Gaetano Berardi, Ilaria Spada in quello di Michela Ferrari, un’ispettrice di polizia simpatica e ambiziosa, Valentina Tomada nella parte di Martina Predolin, l’amica-collega di Camilla.
Nei sei nuovi casi, girati interamente a Roma per 25 settimane, Veronica Pivetti passa con estrema disinvoltura, tra commedia e giallo, dalla cattedra alla scena del crimine e riesce a sbrogliare gli enigmi più astrusi grazie a un fine intuito di marca femminile e a un coraggio che molto spesso sfiora i confini dell’incoscienza.