Bersaglio oversize

Un campo estivo per ragazzi sovrappeso funziona un po’ come un centro di detenzione. C’è la foto all’ingresso che però si fa in costume e al termine del training diventerà l’orgogliosa bandiera dei grassi bruciati; c’è la perquisizione per scongiurare gesti di autolesionismo come ingurgitare un pacchetto di chewingum senza neanche scartarlo, e c’è la convivenza coatta con altri reclusi. La pena si sconta con un addestramento di stampo militare sotto la guida severa di una coach magrissima e scolpita, aiutata da un giovane assistente che somiglia a Zach Efron ed è stato inventato per sobillare le sospiranti attenzioni delle ragazze e lo spirito di competizione dei ragazzi. E dopo una giornata di guerra mondiale alle calorie: carotine e spinaci lessi cucinati da un incorruttibile chef  (Paul Dooley) che non concede seconde porzioni. Da un posto così non c’è scampo, a meno che non si abbia la volontà di ferro di Will (Nikki Blonsky) nel perseguire con determinazione un unico obbiettivo: non perdere neanche una libbra. Uno spirito che la piazza direttamente a capo della catena alimentare del Campo consegnandole il racket del traffico di dolciumi e schifezze. Ma con quali effettivi vantaggi?

E’ su questa domanda che pone l’accento “Huge”, serial teen rivolto al pubblico adolescente con focus particolare sul settore dei ragazzi sovrappeso. Cosa ci si guadagna a non prendersi cura di sé, ad avere un rapporto insano con il proprio corpo? Il tentativo è di affogare il discorso emotivo dell’accettazione nella questione più puramente salutare e riportare l’ago della bilancia sull’equilibrio fisico e psichico che un popolo schiavo del junk food e della sedentarietà ha decisamente ignorato.

L’allarme obesità è rosso, e c’è chi pensa a varare delle leggi per trasmettere una cultura alimentare che proprio non convince gli stomaci dei consumatori. E contando proprio su quella vita pigra che incastra il pubblico sul divano, lo strumento preferenziale per combattere questa crociata diventa la tv che sull’argomento sforna sadici reality motivazionali e adesso anche un teen drama.

L’ argomento è decisamente americano, è perciò difficile stimare la presa si un simile show su un pubblico diverso da quello a riferimento diretto. In “Huge” c’è però quel furbo mix di commedia e dramma universale che in precedenza ha già condotto i nerd alla vittoriosa rivolta. E se agli occhi dei nutrizionisti la serie lascia il tempo che trova, il prodotto fa pur sempre gioco ad un network che si è appena ricordato di avere un target corposo. Anzi corpulento.

“Huge” debutta su Fox dove andrà in onda ogni giovedì alle 21:00 dal 24 marzo.