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Basement Jaxx, un profilo
Per i Basement Jaxx non esiste novità possibile senza scardinamento della novità. Una via verso quel peccato di originalità di cui non hanno mai avuto paura di macchiarsi. A ragione.

06.12.2001 - Autore: Luca Perini
La musica è rimedio. Quella dei Basement Jaxx in particolar modo. Non solo perché proprio il loro lavoro desordio prendeva questo titolo altamente esplicito (Remedy) ma sopratutto perché la loro efficace filosofia di produzione parte proprio da questa considerazione. Un prezioso antidoto alla ripetizione standardizzata di particolari effetti speciali in grado di scaldare le notti di quanti hanno le orecchie meno avvedute. In effetti la black music anni 70, la disco music e oggi perfino il 4/4 della house music risultano come stratagemmi ed idee piuttosto inflazionate. Simon Ratcliffe e Felix Buton hanno pensato bene quindi di unire le forze per un progetto che in qualche modo scardinasse proprio questa insopportabile mancanza di originalità nelle differenti produzioni. Alla fine si finisce per ascoltare sempre lo stesso disco. Ed è proprio nella filosofia di produzione che risiede il segreto del duo ben radicato dalle parti di South London. Una filosofia applicata a pennello proprio in quel lavoro desordio, datato 1999, da cui siamo partiti. Remedy ha rappresentato una delle chiave di volta della musica dance a detta di molti. E tra i molti troviamo anche la voce di dj del calibro di Armand Van Helden e Danny Tenaglia. In quel disco infatti, come nella irrefrenabile fantasia di Simon e Felix (che ricordiamolo cura anche la grafica del progetto) convivono stimoli differenti lasciati cozzare in amena tranquillità sul proprio mixer, un modo come un altro di sperimentare sulla propria pelle e sue propri piedi la loro efficacia. Il segreto del melting pop firmato Basement Jaxx chiama in causa funk, r&b, electro, dance, house, garage e in particolar modo scioglie le vele verso quei mari del sud alla ricerca di una anima latina tra Miami e Rio De Janeiro. Le rifrazioni della loro musica possono essere assaporate a dovere in tracce come Rendez Vu e Bingo Bango. Di questo brano ad alta carica latina hanno fornito due interessanti riletture sia Dj Funk che David Morales. Producendo deliri e seminando passione hanno così proseguito lungo la loro strada ed importanti occasioni live come la partecipazione a Glastonbury 2000 dove tra laltro non hanno rinunciato allausilio coreografico di ballerini flamenco. Un altro modo per spiazzare quanti pensavano che il carnevale potesse essere solo esperienza privilegiata brasiliana. Anche i videoclip tratti dalla loro musica risultano essere nientaltro che una sorta di audaci combinazioni.
Da Red Alert diretto da Brian Beletic ambientato nellincubo di un mondo senza musica, ma sopratutto nel recentissimo Romeo traccia R&B che apre il nuovo lavoro Rooty cui il regista Andy Hutch ha deciso di conferire unatmosfera bollywoodiana. Lindopop amoroso (per fortuna senza trottolino) costituisce così uninsolita ma plausibile associazione con le pene damor perduto di cui le note vicende del nome di Romeo si fanno portatore. Il 2001 segna luscita del nuovo lavoro con il quale approfondiscono le proprie vie di combinazione rumorosa e scardinano perfino quel caro concetto di pop che da qualche tempo sembra essere tornato a rimbalzare nelle nostre orecchie come plausibile e avvincente carica di novità. Per i Basement Jaxx non esiste novità possibile senza scardinamento della novità (che difficilmente lo è veramente). Una via verso quel peccato di originalità di cui non hanno mai avuto paura di macchiarsi. A ragione.