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Barbareschi: i miei "Giorni da Leone"

"E' più facile fare Salieri che un personaggio come questo": una volta tanto Luca Barbareschi, reduce dall'"Amadeus" diretto in teatro da Roman Polanski, abbandona le sue provocazioni in favore della sincerità presentando "Giorni da Leone".

Giorni da leone

19.05.2009 - Autore: Adele de Gennaro
E più facile fare Salieri che un personaggio come questo: una volta tanto Luca Barbareschi, reduce dall Amadeus diretto in teatro da Roman Polanski, abbandona le sue provocazioni in favore della sincerità e, presentando Giorni da Leone, il film di Francesco Barilli in cui interpreta una padre immaturo, tenero e fragile, sottolinea le analogie con il personaggio di Leone. Quasi una seduta di autoanalisi più che una promozione , insomma un caso di outing in piena regola. E stata unavventura psicologica pazzesca confessa Barbareschi, 46 anni dichiarati e 28 anni di carriera alle spalle e riguardo le analogie tra me e Leone, io sono un noto psicotico: costruisco e distruggo contemporaneamente. E sono anche un disgraziato. Ho distrutto una famiglia meravigliosa, con tre figlie straordinarie con cui ho avuto poi non pochi problemi, poi ho distrutto un altro rapporto bellissimo, con Lucrezia Lante della Rovere, con due figli che per fortuna ho cresciuto. Spero di non distruggere il rapporto che ho adesso eppure, paradossalmente, credo che la famiglia sia lunica istituzione valida per cui valga la pena di battersi. Ma non solo. Il mea culpa di Barbareschi investe anche il rapporto con i figli, a cui dichiara di aver pensato più volte durante le riprese del TV movie di Raiuno. Non ho mai passato più di tre giorni di vacanza insieme ai miei figli ammette lattore ed è per questo che con i ragazzi sul set ho avuto uno strano rapporto, quasi di transfert, e anche un po di imbarazzo. Quando prendevo in braccio il piccolo Valerio Vinciarelli, pensavo che fosse davvero figlio mio.. Stefano Munafò, direttore di Rai Fiction, aggiunge: Del resto mettere a nudo le debolezze dei 40-50enni, spesso con un rapporto molto fragile con la famiglia, è proprio lelemento centrale del film. Inoltre Giorni da Leone contribuisce a tirar fuori da Barbareschi aspetti di forte affettuosità, tenerezza e fragilità, tutti lati che gli appartengono nonostante siano diversi dalla prepotenza su cui ha fondato la sua immagine pubblica. Prosegue lattore: In questo personaggio ho messo molto di me perché mi assomiglia. Il film è un racconto sincero, vicino alla mia generazione e molti, anche se sono sposati, si ritoroveranno in questo film.. Di sicuro, comunque, il futuro lavorativo di Barbareschi è senzaltro più rassicurante del suo privato visto che ha già in cantiere, sempre con la First Film per Rai Fiction, due fiction ancora avvolte dal riserbo assoluto. Ma non solo. Il prossimo 8 aprile inizierà anche a dirigere Il trasformista, un film scritto da Gianfranco Manfredi e prodotto con Rai Cinema. Insomma, il flop di Proposta indecente, il reality show di Italia Uno, è un lontano ricordo. Il varietà nasce spesso da una traccia per poi abbandonarla commenta serenamente e poi non riesci a sederti con gli autori attorno ad un tavolo, non ascoltanto le tue proposte: così vengono fuori progetti che non ti assomigliano, ai quali non ti affezioni.
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