Ascanio in tribunale

Guai in vista per Ascanio Pacelli, lo "zerbino" tatuato del "Grande fratello". La Cla.Iv, società incaricata dalla Endemol di gestire le apparizioni extra-televisive degli ex reclusi, informa di aver depositato un ricorso davanti il Tribunale di Roma nei confronti di Ascanio. Inclusa nel ricorso anche una richiesta di risarcimento danni per 500.000 euro. Ascanio, secondo la Cla.Iv, avrebbe violato gli obblighi di partecipazione a un fitto calendario di serate organizzate presso discoteche di tutta Italia.Pacelli, secondo la Cla.Iv, avrebbe preso contatti diretti con i gestori dei locali e avrebbe anche partecipato a eventi non programmati, avvalendosi di altri agenti, senza chiedere alcun permesso, in deroga all'accordo firmato con Endemol che vincola i partecipanti per un anno. In questa operazione, inoltre, Ascanio avrebbe trainato anche Tommy, Katia e Carolina. "E potrebbe esserci il suo zampino", dicono ancora, "anche dietro la decisione di Katia di non firmare come testimonial della linea di abbigliamento Phard". Ma a negare tutte le accuse ci pensa Yuri Picciotti, il legale di Ascanio, che precisa che il giovane non ha mai firmato contratti con la società e sottolinea che quanto afferma la Clav.Iv "lede gravemente il buon nome e l'immagine" di Pacelli.