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Antonio Albanese Show
Antonio Albanese, torna in televisione dopo sette lunghi anni di assenza dal piccolo schermo con uno show tutto suo. Da Lunedì 13 gennaio alle 23:35 parte su RAI Tre "Non c'è problema"...

10.01.2003 - Autore: Mimma Orazi
Da grande comico affermato qual è, Antonio Albanese, torna in televisione dopo sette lunghi anni di assenza dal piccolo schermo con uno show tutto suo. Da Lunedì 13 gennaio alle 23:35 parte su RAI Tre ”Non c’è problema” una striscia “quasi-quotidiana” che sostituisce ”Il Caso Scarfoglia” di Corrado Guzzanti.
Nello show - che sarà programmato quattro volte durante la settimana (lunedi, martedì, mercoledì, venerdì) oltre a una super-edizione la domenica alle 20:00 con ”il meglio di” - Albanese sarà affiancato da Nicola Rignanese e Emanuela Grimalda per proporre al pubblico sia i suoi personaggi “storici” come Alex Drastico, Ivo Perego, Frengo, Pierpiero, sia personaggi inediti come “il candidato calabrese”, “l’analista finanziario” ed altri ancora. Gli autori del programma oltre ad Albanese sono Andrea Salerno, Gabriella Ruisi, Michele Serra, Andrea Purgatori e con la collaborazione di Curzio Maltese, Piero Guerrera e Massimo Cavallaro. La regia è affidata alle mani di Igor Skofic.
Per Antonio Albanese questo ”Non c’è problema” è un vero e proprio ritorno alle origini. Dopo anni di cabaret (Zelig), è infatti con la televisione – e le sue apparizioni prima al ”Maurizio Costanzo Show” e poi con regolarità a ”Mai dire gol” – che Albanese si fa conoscere dal grande pubblico con una serie di personaggi (il gentile Epifanio, l’aggressivo Alex Drastico, il telecronista-ballerino Frengo, il giardiniere di casa Berlusconi Pier Piero) che rapidamente divengono famosi ed amatissimi. Nel cinema qualche tempo più tardi, debutta come interprete in ”Vesna va veloce” (1996), nel ruolo del muratore malinconico e perdente Antonio; quindi, in ”Tu ridi” (1998) di Paolo e Vittorio Taviani, indossa i panni di un baritono costretto ad abbandonare la ribalta a causa di problemi al cuore. Nel 1997 Albanese si da alla regia con un ”Uomo d’acqua dolce”. Un film scritto assieme a Vincenzo Cerami dove si racconta la vicenda surreale di maestro di scuola smemorato che torna alla propria famiglia dopo un’assenza durata cinque anni. Due anni più tardi è la volta de ”La fame e la sete”, ancora con Cerami. Nel 2000 porta sullo schermo ”La lingua del santo” di Carlo Mazzacurati a cui fa seguito nel 2002 “Il nostro matrimonio è in crisi” (scritto con Cerami e Michele Serra) un film in cui Albanese intraprende un viaggio grottesco attraverso le manie New Age, salutiste, e dell’orientalismo facile e posticcio.
Oggi Albanese torna in tv. Vedremo cosa questo grande attore emerso con forza nell’ultimo decennio saprà inventarsi di nuovo per conquistare, ancora una volta, i telespettatori del Bel Paese.