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Anni sessanta: la Bat-mania
La fantascienza negli anni '60

12.04.2007 - Autore: Fabrizio Marchetti
La golden age del supereroe televisivo scattò una decina di anni dopo. A fare da pionieri furono tanto le serie giapponesi di \"Ultraman\" (1966) e \"Spectreman\" (1971), quanto quella \'made in U.S.A.\' di \"Batman\" (1966). Se i due lavori del Sol Levante (rispettivamente 34 e 63 puntate), rinvigorendo il gusto dellessere \'mostruoso\' inaugurato già nel 1950 dalle avventure di Godzilla, riuscirono bene a riflettere le tipiche ansie nipponiche post Hiroshima (limmagine delle scorie radioattive ed industriali che generano orribili creature, tanto per fare un esempio), furono i 120 episodi della popolare serie ispirata al fumetto di Bob Kane ad affascinare maggiormente il pubblico occidentale. Dati alla mano, le statistiche sullaudience dellemittente ABC registrarono uno share del 50% per un totale di oltre 40 milioni di telespettatori di media. Un trionfo che durò 3 anni e che, coniugando opportunamente unintenzionale sperimentalismo cinematografico ad un singolare linguaggio onomatopeico (le nuvole da fumetto sovrapposte alle scene dazione), segnò indiscutibilmente un momento fondamentale nella storia del piccolo schermo. Ambientazioni gotiche, demenzialità parodistica delle battute, tenebroso totemismo, glamour della pop-art. Ed una memorabile colonna sonora di Neal Hefti.