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Anche in tv si può volare alto
La regista Lina Wertmuller rifiuta distinzioni tra cinema e Tv e dice "Viviamo in un periodo di transizione, ma non c'è dubbio che si possa fare cinema anche in televisione".

12.04.2007 - Autore: Adele de Gennaro
\"Viviamo in un periodo di transizione, ma non cè dubbio che questo mezzo così vituperato possa offrire anche cinema. E nel mio cuore non cè mai stata distinzione tra cinema e Tv: quando si tratta di un racconto per immagini non importa quale sia il mezzo usato. Presentando il suo Francesca e Nunziata per Canale 5, la regista non usa mezzi termini per dichiarare che anche la Tv può puntare in alto e aggiunge: Laspirazione di ogni autore è quella di essere visto da tutti e di far arrivare i suoi film al pubblico più vasto. Io credo che questa distinzione sparirà nei prossimi anni, ma soprattutto credo che sia importante volare in alto anche nella televisione. In Italia non siamo solo due camere e cucina \".
E ad avvalorare la sua tesi arriva lAuditel che, dati alla mano, dimostra che il pubblico sa riconoscere la qualità di un prodotto. Inoltre, se per risollevare una stagione televisiva non esaltante Canale 5 si affida alla Wertmuller (e il suo film era destinato in origine al cinema), vuol dire che la qualità paga. Economicamente stiamo affrontando una delle stagioni più difficili conferma Roberto Pace, amministratore delegato di Mediatrade ma noi ci auguriamo che sia un momento passeggero, la Tv è fatta anche di picchi qualitativi che sono cinema a tutti gli effetti. Realizzato dalla Solaris di Adriano e Guglielmo Ariè ( produrranno anche le prossime fiction di Gigi Proietti per la Rai), il film ha riservato delle sorprese allo stesso produttore. Raramente mi è capitato di fare un film così bello e così importante afferma Adriano Ariè- e poi ho trovato quattro professionisti eccezionali, non mi riferisco solo alla Loren o a Giannini. Anche Claudia Gerini si è rivelata una autentica professionista e non è vero, come si dice in giro, che sia una ragazza difficile. Anche Raoul Bova, lo vedrete, ha dimostrato una maturità sorprendente. Girato tra Napoli, lisola di Procida, Frascati e la provincia bresciana, il film è stato realizzato in poche settimane. Un film del genere -dice la Wertmuller avrebbe richiesto 8 mesi di preparazione ma abbiamo fatto quasi un miracolo realizzandolo in pochissimo tempo. Impegnativo anche il lavoro dello scenografo, Enrico Job: Abbiamo trovato tutte le ambientazioni e anche i costumi in soli 2 mesi: una vera corsa a ostacoli per tutte le riprese
Francesca e Nunziata, tra laltro, segna anche il ritorno di Giancarlo Giannini in un film della Wertmuller, che lha diretto in titoli indimenticabili come Travolti da un insolito destino... e Mimì metallurgico. Tornare a lavorare con Lina dice Giannini è stata unesperienza straordinaria. Ho lavorato a lungo con lei ed è stato grazie a Lina che ho imparato a giocare dietro la macchina da presa. La Wertmuller forse è lunica maestra rimasta nel cinema, con lei lattore si sente guidato e consigliato. Raoul Bova, che era già stato diretto dalla Wertmuller in Ninfa plebea, prosegue: Con Lina abbiamo passato ore a ripetere la gestualità di Federico, il dialetto napoletano, ogni minimo dettaglio e in Italia non capita spesso di trovare registi che ti affiancano nel tuo lavoro. Folgorante, poi, lincontro tra Bova e la Loren Sofia è considerata da tutti un mito ma non è solo una grande attrice, è anche una grande donna. E stata davvero disponibile, abbiamo ripetuto diverse scene tante volte, ma lei è riuscita a mettermi a mio agio. E poi ho anche avuto lonore di essere schiaffeggiato da lei. E non solo. Bova rivela che, per aiutarlo, la Loren gli ha fatto dei controcampi con delle lacrime vere, piangendo davvero. Per me è stato un grande regalo dice Bova ma quello che mi ha colpito di più è stata la Loren donna. Fuori dal set abbiamo fatto tante chiacchierate sui figli e mi ha dato tantissimi consigli: insomma, unesperienza professionale e umana incalcolabile.