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American Horror Story: il finale di Cult è uno shock per i fan (SPOILER)

Una sequela brutale di colpi di scena che hanno ribaltato costantemente le aspettative, nel finale della settima stagione della serie di Ryan Murphy

Sarah Paulson

15.11.2017 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
AVVISO: SPOILER SUL FINALE DI AMERICAN HORROR STORY: CULT!

Non si può certo dire che il finale della settima stagione di American Horror Story, Cult, abbia risparmiato sui colpi di scena. In una serie infinita di twist che ribaltavano ogni volta le aspettative, l'undicesimo episodio, “Great Again”, ha concluso una stagione dai temi politici con lo scontro finale tra Ally (Sarah Paulson) e il leader della setta dei clown Kai (Evan Peters). Ma niente è andato come pensavano gli spettatori.
 
Prima di tutto, l'episodio si è aperto con un flash-forward che ci ha mostrato Kai già in prigione, lasciando immaginare il pubblico che il motivo dell'arresto fosse stato la Notte delle Mille Tate, ovvero la strage di donne incinte (ispirata ai delitti della Family di Manson) programmata da Kai. Che in realtà, però, non è avvenuta. Perché, sorpresa sorpresa, Ally era in realtà un'informatrice del FBI e ha avvertito le autorità che hanno dunque fatto irruzione nella sede del culto. Lei e Beverly (Adina Porter) si sono salvate, mentre Kai è finito in carcere e si è addossato la responsabilità di ogni singolo delitto (tranne che quello della moglie di Ally, interpretata da Alison Pill).
 
Ma la sopravvivenza di Kai implicava che questi, prima o poi, sarebbe tornato per regolare i conti con Ally. La quale ha poi deciso di correre per un seggio in senato, con l'aiuto di Kai. E qui il pubblico, che seguiva in tempo reale su Twitter e i social media, ha iniziato a subodorare una brutta fine per Ally. Kai, come da programma, si è presentato a un dibattito elettorale per far fuori Ally. Ma, ancora una volta, Ryan Murphy aveva in serbo una sorpresa per i fan: Ally era pronta e aveva preparato una trappola insieme a Beverly.
 
Nel concitato finale, Beverly ha eliminato Kai, Ally ha vinto le elezioni... e tutti vissero felici e contenti. Beh, più o meno. Perché c'è stato spazio per un altro colpo di scena.
 
Ovvero, Ally ha preso il posto di Kai alla guida di una setta. Nell'ultima scena, la si è vista indossare l'uniforme della Society for Cutting Up Men, o SCUM. Ovvero la “Società del Fare a Pezzi gli Uomini”, dove la parola “scum” significa “feccia”. Un commento finale brutale e terribilmente à la page sulla situazione delle donne nell'America di Trump, che era, dopo tutto, il punto focale di questa settima stagione.