

NOTIZIE
Alberto e il suo Papà
Silver non ha mai frequentato scuole di fumetto. La sua è una passione coltivata nel tempo, basata su un umorismo innato e sugli insegnamenti di grandi autori come Benito Jacovitti, George Harriman, Krazy Kat, Shulz, Chuck Jones e Will Eisner.

19.05.2009 - Autore: R.C.
Alberto, il Lupo blu appena tornato in tv con le sue nuove storie, è nato dalla irriverente matita di Guido Silvestri nel 1974.
La passione per i fumetti americani e inglesi, e soprattutto per il cinema di animazione di Chuck Jones e Tex Avery, porta Silver a creare un personaggio unico nel suo genere.
Silver nasce a Modena il 9 dicembre 1952. Inizia a leggere i fumetti da piccolissimo. A metà degli anni '60, scopre le strisce made in UK, con le loro particolari caratteristiche. Innanzitutto un umorismo che nasce dalla realtà, teso a far riflettere. Poi, la capacità di far sorridere anche un pubblico adulto.
Negli stessi anni viene ispirato da "Krazy Kat" di George Harriman e "Pogo" di Walt Kelly. Di questi autori Silver ama il modo di scrivere nelle nuvole parlanti e l'impiego di lettering speciali.
Nel 1969 Silver si iscrive all'Istituto di Arte di Modena e nel 1970 comincia a collaborare nei ritagli di tempo con Franco Bonvicini, ovvero Bonvi. La prima storia che disegna per Bonvi è "Capitan Posapiano". Il suo primo character importante é Cattivik, ereditato da Bonvi, che subito rende graficamente più accattivante. Quando nel 1964 "Cattivik" comincia ad essere pubblicato sul "Corriere dei Ragazzi", Silver ne cura sia i disegni che i testi. Nel 1973 si trasferisce nello studio di Bonvi. Qui lavorano insieme realizzando diverse tavole tra cui le storie di "Nick Carter" che avranno molto successo nella trasmissione televisiva "Supergulp, i fumetti in Tv".
Nel frattempo viene contattato dalla casa editrice Dardo, curata da Bonvi e Castelli, per realizzare una nuova rivista: "Undercomics". Allora Silver, a soli 19 anni, propone il suo Lupo Alberto per la rivista. "Undercomics" non decolla ma Bonvi mostra "Lupo Alberto" a Giancarlo Francesconi, direttore del "Corriere dei Ragazzi", che rimane entusiasta. Silver titola la serie di strisce "La Fattoria dei McKenzie" ma la redazione preferisce pubblicarle con il nome di "Lupo Alberto". Le strisce verranno pubblicate saltuariamente sul "Corriere dei Ragazzi" (1974) e su "Eureka" (1976) prima di avere una testata indipendente. Nel 1976 Silver e il Lupo vincono il Premio Albertarelli, il primo di una lunga serie di riconoscimenti.
Nel 1978 Silver collabora per la Rai disegnando i cartoon di Nick Carter per "Gulp!" e di Lupo Alberto per il successivo "Supergulp". Dopo essere stato nel 1979 vignettista del quotidiano "L'Occhio", dirige per circa un anno "Eureka". Qui Lupo Alberto imbocca una nuova strada: dalle semplici gags si passa alle short stories. Nel 1985 esce il mensile dedicato a Lupo Alberto, edito da Glénat Italia. Per la stessa casa editrice Silver illustra "I casi di Zuzzurro e Gaspare" con testi scritti dai due comici, suoi grandi ammiratori. Alla fine degli anni Ottanta Silver diventa comproprietario e coeditore di "Lupo Alberto".
Oggi l'amore del pubblico per Beppe è ancora grande. Da fumetto a testimonial del Ministero dell'Istruzione, passando per i cartoon, il Lupo continua a divertire.