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Actors

Tra il mondo del teatro e quello dei gangster, ci possono essere legami insospettati, inattesi. Due attori in cerca di una via d'uscita si mettono alla prova, aiutati da una novenne, in una commedia irlandese condotta da Michael Caine.

Actors

12.04.2007 - Autore: Lidwine Tamburini
Regia di Conor Mc Pherson, con Michael Caine, Dylan Moran e Miranda Richardson.   O'Malley (Michael Caine), attore la cui carriera è sulla via del tramonto, e Tom (Dylan Moran), giovane aspirante attore, recitano insieme ogni sera in una versione sperimentale dell'opera shakespeariana Riccardo III. Cercano una via d'uscita, l'uno fidandosi al suo passato glorioso, l'altro al suo amore per l'arte della recitazione più che dalle sue capacità proprie. O'Malley fa amicizia con un piccolo gangster del quartiere, Barreller (Michael Gambon), il quale è in debito di una grossa somma verso un misterioso delinquente di Londra. O'Malley, scoprendo questo e vedendovi l'opportunità che rappresenta, riesce a coinvolgere Tom nell'imbroglio per ricuperare i soldi, chiedendogli di agire come intermediario. Il piano edificato dal vecchio attore consiste nel creare una varietà di travestimenti e personaggi, spacciandosi per inviati dal misterioso boss londinese. Aiutati da Mary (Abigail Iversen, nel suo primo ruolo), la nipote novenne di Tom, egli si scopre un talento che non avrebbe sospettato. Ma le cose non vanno senza complicazioni, particolarmente quando Tom fa conoscenza con la figlia di Barreller, Dolores (Lena Headey), anche lei aspirante attrice, alla quale O'Malley si è invaghito, promettendole aiuto. Il piano riesce ed i soldi arrivano nelle loro tasche, ma seguiti dai veri criminali, capeggiati dalla bella e pericolosa Magnani (Miranda Richardson), il cui arrivo intensificherà l'intrico dei qui pro quo.   Prodotto da Neil Jordan, il film è una commedia segnata da un umorismo tipicamente brittanico, nel quale l'autoderisione è anche un discreto omaggio verso gli attori e le loro capacità di travestimento. Dal giovane aspirante attore dubitoso al grande attore arrogante invecchiando, ci sono diverse tappe da varcare, da superare e l'apprendistato non ha necessariamente una struttura precisa, pre-definita. Nel caso di Tom il suo maestro non sarà tanto O'Malley quanto la sua nipote, un tipo di Grillo-parlante, che crede nelle capacità del suo zio e lo aiuta sulla via della fiducia, del successo. Vero « cervello » dell'imbroglio, la piccola dirige i due attori con mano maestra e ne trarrà poi la sua prima sceneggiatura. Una commedia fatta quindi di rimbalzi di situazione, prendendo l'ambiente della teppaglia come palcoscenico, giocando sugli stereotipi di « cattivi » per roversciarli, ma soprattutto una riverenza fatta al mondo del teatro (da dove viene il regista, Conor Mc Pherson, che ha ricevuto numerosi premi, in particolare per le sue sceneggiature) ed agli attori che sanno mettersi in gioco, alla prova, a volte in modo del tutto insospettato.