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About a boy

Un nuovo filone di commedia sofisticata inglese che si allaccia a romanzi di successo ha già trovato, negli ultimi anni, notevole favore presso il pubblico.

About a boy

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani
di Paul Weitz & Chris Weitz con Hugh Grant, Toni Collette, Rachel Weisz, Nicholas Hoult.   TRAMA Will (Hugh Grant) è ormai vicino ai quarantanni, ha tutto, eppure non ha mai avuto bisogno di lavorare un solo giorno della sua vita: vive di rendita, in quanto detiene i diritti di una famosa canzone scritta dal padre. Will passa le sue giornate tra shopping nei negozi più alla moda e ore passate nei centri estetici. La sua vita, del tutto superficiale e senza senso, cambia però quando, dopo strane e fortunose circostanze, inizia a fare amicizia con Marcus (Nicholas Hoult), un ragazzo con gravi problemi psicologici dovuti soprattutto allo strano rapporto con la madre Fiona (Toni Collette), una hippie che soffre di violente crisi depressive. Dal legame che si intreccia tra questi personaggi si prospetta per Will la possibilità di cambiare e rendersi utile anche per il prossimo, oltre che per se stesso. Se poi aggiungiamo anche lamore della bella Rachel (Rachel Weisz)   COMMENTO Anche del terzo romanzo di Nick Hornby, pubblicato nel 1998, arriva dunque la trasposizione cinematografica; questo nuovo filone di commedia sofisticata inglese che si allaccia a romanzi di successo ha già trovato, negli ultimi anni, notevole favore presso il pubblico, come testimoniano i successi di Alta Fedeltà (High Fidelity, 2000) e Il Diario di Bridget Jones (Bridget Jones Diary, 2001). Se però i due film appena citati avevano in tutto e per tutto uno stile ed una vena comica tipicamente inglesi, per quanto riguarda About a Boy le cose cambiano, anche se impercettibilmente: prima di tutto a dirigere il film sono stati chiamati i fratelli Weitz, quelli della commedia giovanilistica American Pie, tanto per intenderci. Il tono del film risente soltanto in parte di questa scelta apparentemente non in sintonia con lo stile delloperazione:la regia è infatti equilibrata e sapiente nel lasciare spazio agli attori e soprattutto alla storia, che in questoccasione possiede dei risvolti molto più amari e dolce-amari rispetto ai precedenti esempi. Purtroppo il difetto di About a Boy è proprio quello di risolvere troppo in fretta questi risvolti in un finale appiccicato lì quasi per caso, senza una precisa sequenza logica che in un certo senso lo giustifichi. Peccato, perché per almeno tre quarti della sua durata il film è davvero interessante ed intelligente, pur non offrendo nulla di particolarmente nuovo. Hugh Grant si impegna al massimo per rendere simpatico un personaggio che se non avesse il suo volto sarebbe davvero odioso; gli fanno da valente spalla un gruppo di bravi attori, capitanati da Toni Collette e dalla giovane rivelazione Nicholas Hoult, alla sua prima parte di rilievo. Il film perciò procede sciolto e brioso fino a che non arriva a dover sciogliere tutti i dilemmi etici e sentimentali che attanagliano i protagonisti: qui purtroppo, come abbiamo già detto, perde molta della sua credibilità, ma rimane comunque un buon prodotto di intrattenimento intelligente, ed è già tanto