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A volte ritornano

A sole ventiquattro ore di distanza dalla messa in onda americana arrivano su Fox gli Zombie di The Walking Dead con una seconda stagione da ben tredici episodi

The Walking Dead 2

18.10.2011 - Autore: Valeria Roscioni
Squadra vincente non si cambia. Lo sanno tutti ma non tutti lo fanno. Perciò dopo una stagione da soli sei episodi ed un season finale che ha lasciato tutti gli spettatori a bocca aperta, The Walking Dead è pronta a tornare su Fox senza Frank Darabont, che ha curato solo il primo dei ben tredici episodi attesi con ansia.

Cosa cambierà dunque in questa nuova trasposizione televisiva del lavoro di Robert Kirkman? Lo stesso autore promette che nella nuova era, quella con Glen Mazzara come show runner, gli attacchi si moltiplicheranno e la serie diventerà via via sempre più simile ad un vero e proprio zombie movie, con scene di una violenza tale che egli stesso è rimasto sorpreso che la TV concedesse di trasmetterle. Cambiamento che già si evince pienamente dal pilot trasmesso ieri sera in America dove gli zombie sono tornati a gruppi senza pietà e senza filtri.

I morti viventi hanno ormai più di un anno ma gli effetti speciali non si sono affatto imputriditi. La fotografia desaturata e gli effetti speciali fanno ancora perfettamente il loro lavoro e sorprendono, inquietano, fanno torcere le budella mentre la sceneggiatura gioca a creare le situazioni classiche del film horror. La suspance dal meccanismo rodato colpisce nel segno fin da subito. Sono gli scontri con gli zombie, infatti, ad occupare il posto d’onore. Non si tratta solo di minutaggio, ma è una questione di rilevanza nelle dinamiche narrative.

Passato il momento di puro racconto con Rick Grimes e la sua ricetrasmittente che intrucono lo spettatore là dove eravamo rimasti, con tanto di ellisse sul segreto bisbigliato da Edwin e ancora mai rivelato, la sensazione è di procedere all’interno di un videogame dalla grafica maestosa che offre più quadri, l’uno all’interno dell’altro, prima che la fine dell’episodio faccia auspicare un cambio di livello. Strano, in una serie che tra i suoi vessilli poteva vantare un sottotesto tale da far emergere il mostro che c’è dentro di noi, ancor più di quello che ci minaccia. 

La spettacolarità comunque non manca, forse addirittura straborda come il sangue e le frattaglie al centro di più di una scena, e tenta di trovare un giusto equilibrio con la trama dove troviamo Andrea ancora afflitta da una scarsa voglia di vivere, Shane sempre più desideroso di allontanarsi dal gruppo, e un membro (non vi riveliamo chi è per non rovinarvi al sorpresa) improvvisamente scomparso. A volte ritornano, è vero, ma non tutti. E questa sembra proprio le regola.

L’appuntamento per la seconda stagione di The Walking Dead è ogni lunedì su Fox alle 22:45. Attenzione: non fatevi mordere. 

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