Si intitola 7Up ed è considerato un programma di culto nel panorama televisivo internazionale. Il motivo è semplice: si tratta di una serie unica al mondo, il primo reality-documentario realizzato nella storia della televisione. Racconta la storia di 14 bambini inglesi di diversa estrazione sociale, intervistati a intervalli regolari di 7 anni. Tutto ha avuto inizio nel 1964: allora i protagonisti avevano 7 anni, adesso ne hanno 49. E con l’età, cambia anche il titolo dei diversi episodi: si parte da 7Up per arrivare a 49Up. E’ stato quindi realizzato un vero e proprio viaggio nelle vite dei protagonisti, che documenta anche i cambiamenti avvenuti nella società nel corso di questi ultimi 50 anni. Cult (canale 142 di SKY) lo propone in prima visione italiana a partire dal 4 gennaio, ogni mercoledi alle 21.00.
Nata da un progetto del regista inglese Michael Apted, che si è ispirato alla massima che recita “Datemi un bambino entro i 7 anni, e vi mostrerò l’uomo”, la serie cerca di dimostrare come la nostra vita sia determinata dall’ambiente sociale nel quale cresciamo. Raccogliendo le interviste fatte ai 14 protagonisti sui più diversi argomenti, da un lato, essa esamina il rigido sistema delle classi sociali, dall’altro osserva i cambiamenti di priorità e valori provocati dal passare del tempo, i compromessi che la vita impone, lo scarto più o meno profondo tra i sogni infantili e le realtà della vita adulta.
Un paio di bambini si sono ritirati dal progetto, altri invece hanno saltato un appuntamento. E’, per esempio, il caso di Simon, che al tempo di 35Up affrontava una grave crisi familiare; si è poi ripresentato in 42Up con una nuova famiglia. Nick, invece, terminati gli studi in Inghilterra, è diventato assistente universitario di fisica nucleare nel Wisconsin. Suzi, che in 21Up era certa di non essere fatta per il matrimonio, sette anni più tardi si è presentata con marito e due figli. Peter, che da piccolo voleva fare il missionario, ha in parte realizzato il suo sogno andando a insegnare per un periodo nel Bangladesh. Tony sognava di fare il fantino, ma dopo 3 gare concluse con risultati fallimentari ha scelto di fare il taxista. Neil, che sognava di recitare in teatro, si è ritrovato a sopravvivere con il sussidio di disoccupazione.
Vagando per l’Inghilterra, Neil, dopo aver superato un esaurimento nervoso, a 42 anni, ha iniziato la carriera politica ed è stato eletto in una amministrazione locale. La realtà, a volte amara, a volte consolatoria, di queste storie fa di 7Up una serie antesignana del reality, con la differenza che i protagonisti si muovono non all'interno di un set artificiale ma nel loro ambiente naturale. La serie inglese, dopo 11 stagioni, si è conclusa nel 2005 con l’episodio intitolato 49Up. Una nuova 7Up, 7Up 2000, è iniziata nel 2000. Il nuovo appuntamento sarà quindi nel 2007. Intanto, il progetto ha riscosso tanto successo da dar luogo ad un paio di cloni non ufficiali, sia in Sud Africa che in Unione Sovietica.


NOTIZIE
7Up, il primo reality
E' il primo reality della storia della tv. 14 persone intervistate a intervalli regolari, per raccontare i cambiamenti della società negli ultimi 50 anni.

12.04.2007 - Autore: Rossana Cacace