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100 Centre Street, secondo round

Dal 6 agosto parte la seconda stagione di '100 Centre Street', in prima visione in Italia, in onda ogni domenica con doppio appuntamento a partire dalle 21 su FoxCrime

100 Centre Street

19.05.2009 - Autore: Francesca Binfaré
Dal 6 agosto parte la seconda stagione di 100 Centre Street, in prima visione in Italia, in onda ogni domenica con doppio appuntamento a partire dalle 21 su FoxCrime (Sky canale 112). 100 Centre Street è un raffinato ‘court room drama’ scritto e diretto dal premio Oscar Sidney Lumet. La serie segna, dopo quarant’anni d’assenza, il ritorno al piccolo schermo del regista di film indimenticabili come “Serpico”, “Quel pomeriggio di un giorno da cani” e “Quinto Potere”.

Ambientato nel tribunale di Manhattan, ubicato per l’appunto al numero 100 di Centre Street, il telefilm racconta le storie dei giudici, degli avvocati e dei criminali. Protagonisti del serial il giudice Joe Rifkind (Alan Arkin), e il suo amico e collega Attallah Sims (LaTanya Richardson). La principale novità della seconda stagione è l’arrivo di un nuovo e ambizioso avvocato dell’accusa, Jeremiah “J.J” Jellinek, interpretato da Bobby Cannavale (che era già fra gli interpreti di numerose serie tv, fra cui Ally Mc Beal, Six Feet Under, Will e Grace).

Intanto, Cyntya Bennington (Paula Devicq) e Bobby Esposito (Joseph Lyle Taylor) mettono in piedi la loro organizzazione di aiuto legale no-profit, “People Defence”. Il loro primo cliente è un ragazzo di 17 anni, Rudolfo, accusato di avere picchiato brutalmente un suo professore. Il giudice Attalah Sims si trova a giudicare una giovane donna catatonica che si scopre avere delle connessioni con il passato del giudice Joe Rifkind.

Taglio sofisticato e atipico per il mercato televisivo statunitense, 100 Centre Street ha lo stesso stile narrativo per il quale Lumet è diventato famoso nel cinema: la capacità di tirar fuori ottime interpretazioni dai suoi attori, la sensibilità nel tracciare le emozioni dei protagonisti e l’intelligenza nel raccontare storie complesse. Nella serie il regista torna ad affrontare temi e ambientazioni a lui cari come la criminalità e le vicende giudiziarie che in passato gli hanno ispirato film quali “La parola ai giurati” e “Il Verdetto”. Non è un caso infatti che per la realizzazione del suo ultimo film, “Prova a incastrarmi–Find me guilty” (ambientato per la maggior parte in un’aula di tribunale), Lumet abbia voluto molti dei collaboratori di 100 Centre Street, tra cui il direttore della fotografia Ron Fortunato, lo scenografo Chris Nowak e il direttore del montaggio Tom Swartwout.

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