Gomorra supera l'Oceano e diventa Gomorrah

Recentemente si era parlato di un piccolo grande evento televisivo, nato direttamente da un grande successo cinematografico: la produzione da parte di Sky Italia, La7, Cattleya e Fandango di una serie televisiva di dodici epidosi dedicata a 'Gomorra', il libro di Roberto Saviano dal quale era stato tratto anche il film si Matteo Garrone che nel 2008 vinse il Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes.

Le prime reazioni alla messa in onda sono state entusiastiche, tanto da attirare l'attenzione persino della popolare rivista statunitense Variety. Affidate alla tedesca Beta Film, le vendite internazionali del progetto gia' possono contare sull'acquisizione - durante l'ultimo MipTV (Marché International des Programmes de Télévision, ossia il Mercato Internazionale dei Programmi Televisivi) di Cannes - da parte della francese Canal Plus che ne ha gia' fissato la programmazione per il 2015.

“un kolossal nelle intenzioni e nello sforzo produttivo”, come lo ha definito il regista Sergio Sollima, un fenomeno di carattere sempre piu' internazionale, visto che le vendite han coperto circa una quarantina di territori, e che dopo un primo passaggio sulle tv satellitari non manchera' di raggiungere anche le reti piu' 'generaliste' tanto se ne sta gia' parlando. Un vociare che e' arrivato anche negli Stati Uniti, dove quel che ha fatto piu' notizia e' stato sicuramente l'accordo stretto tra la Beta e la celebre The Weinstein Company.

Ancora non si conoscono i dettagli che potrebbero portare la serie tv sugli schermi degli statunitensi, ma non solo, visto che si parla gia' dell'eventualita' di un remake. "Penso che abbia un ritmo internazionale, ma che in più contenga quella tipicità del racconto di una nostra realtà: ecco qual è stato il mix che ha intrigato gli americani", ha dichiarato ancora il regista - cercando una giustificazione a tanto clamore - prima di spiegare uno dei motivi del successo, figlio della decisione di dividere il racconto originario "in tre 'Regni': il regno di Pietro, che è il capo clan storico, della moglie Imma e poi del figlio".