Nove anni. Ci è voluto così tanto perché Robert Rodriguez e Frank Miller tornassero all'universo di “Sin City” dopo il primo capitolo, uscito nel 2005. Una serie continua di ritardi che ha fatto dilatare i tempi, nonostante Miller e Rodriguez avessero messo in moto la macchina del sequel subito dopo l'originale, con tanto di annuncio, al San Diego Comic-Con, che la sceneggiatura era quasi pronta.
Finalmente, il 2014 vedrà l'arrivo del tanto atteso “Sin City: Una donna per cui uccidere”, in parte ispirato all'omonima miniserie di Miller (uno dei capitoli più noti e apprezzati della saga a fumetti). Un sequel che è anche un prequel, perché gli episodi sono ambientati in epoche diverse. Ciò ha permesso il ritorno di Mickey Rourke nei panni di Marv, nonostante la morte del personaggio nel primo film. Anche Bruce Willis riprenderà il ruolo di Hartigan, anche se in questo caso il detective sarà solo un “fantasma” nella mente di Nancy, la vendicativa spogliarellista interpretata ancora una volta da Jessica Alba.
Il film sarà composto da quattro episodi: il principale, “Una donna per cui uccidere”, racconta della femme fatale Ava (Eva Green), che ingaggia l'ex amante Dwight (Josh Brolin) per aiutarla a sbarazzarsi di un marito violento. Dwight però scopre ben presto di essere stato raggirato, e che lo scopo della donna è molto più tetro. Brolin ha “rubato” il ruolo a Clive Owen, ma c'è un motivo: “Una donna per cui uccidere” è ambientato prima degli eventi del primo film e prima che Dwight si sottoponesse a chirurgia plastica per sparire. A cambiare sono anche altri attori, ma per motivi diversi: Dennis Haysbert sostituisce il compianto Michael Clarke Duncan nei panni del gigantesco Manute, mentre Jamie Chung prende il posto di Devon Aoki nel ruolo di Miho, perché l'attrice è in maternità. Torna invece Rosario Dawson, che si è rasata la testa per il ruolo di Gail.
Gli altri episodi includono una storia breve incentrata su Marv alle prese con una gang di bulli che vorrebbe bruciare un barbone (“Just Another Saturday Night”), e due storie originali, scritte da Miller appositamente per il film. In “The Long Bad Night”, Joseph Gordon-Levitt interpreta Johnny, un giocatore d'azzardo con un folle piano per far fuori il malvagio senatore Roark (Powers Boothe). In “Nancy's Last Dance”, Jessica Alba chiede aiuto a Mickey Rourke per vendicare Bruce Willis.
Nel film apparirà anche Lady Gaga in un piccolo ruolo, mentre Eva Green arriva direttamente da “300: L'alba di un impero” (anch'esso ispirato ai fumetti di Miller) in un ruolo che le si addice alla perfezione, quello della sexy manipolatrice. È lei ad aver destato l'interesse della stampa quando un poster del film, che la ritraeva con indosso una camicetta semi-trasparente, ha suscitato le ire della censura americana costringendo i produttori a ritoccare l'immagine, cancellando le conturbanti “rotondità”. Al centro dei riflettori, però, c'è soprattutto Jessica Alba, protagonista di un episodio inedito (pensato chiaramente per ampliare la sua parte) e comprimaria nel resto del film. E poi c'è Mickey Rourke, che apparirà in tre dei quattro episodi in ruoli sostanziosi. Josh Brolin, che non vedeva l'ora di lavorare con lui, nella realtà non ha mai diviso il set con il collega. Come il primo film, “Una donna per cui uccidere” è infatti girato in set minimali davanti a enormi schermi verdi, che in post-produzione lasceranno spazio a sfondi digitali. In questo nuovo cinema 2.0, due attori non devono nemmeno incontrarsi per apparire nella stessa inquadratura.
Al Comic-Con di quest'anno, Miller ha svelato che presto uscirà un nuovo volume a fumetti di “Sin City” e che lui e Rodriguez vorrebbero realizzare anche “Sin City 3”. Sicuramente in meno tempo: “Che io sia dannato se ci vorranno altri nove anni per il prossimo!”, ha detto. Staremo a vedere se le promesse verranno mantenute e soprattutto se il pubblico avrà ancora voglia di immergersi nella Città del Peccato dopo tutto questo tempo.
“Sin City: Una donna per cui uccidere” arriverà nelle sale il 2 ottobre.
