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Zombieland 10 anni dopo, riuscirà il sequel a lasciare il segno nell'epoca di The Walking Dead?

Il seguito della commedia horror con Woody Harrelson ed Emma Stone arriverà a novembre. Cosa rende il primo film un cult?

27.09.2019 - Autore: Pierpaolo Festa
Usciva nei cinema statunitensi il 2 ottobre del 2009, Benvenuti a Zombieland. Esattamente un anno prima dell’arrivo in TV di The Walking Dead che avrebbe cambiato per sempre l'universo degli zombie sul grande e piccolo schermo. Una commedia sui morti viventi tanto divertente quanto sanguinaria. La risposta americana a Shaun of the Dead, splendido film di Edgar Wright penalizzato in Italia con un'uscita direct to video e un pessimo titolo come L’alba dei morti dementi.



I protagonisti di Zombieland sono memorabili perché centrano la sottile linea che separa il fascino dei loser e quello dei tipi tosti e cool. L’ambientazione è identica a The Walking Dead: un posto senza speranza, un'apocalisse eterna. E ciononostante questa alba dei morti viventi viene raccontata come un'epoca in cui è possibile farsi più di una risata. Il film gioca con il genere zombie, affidandosi anche a immagini prese dal linguaggio televisivo: memorabili le regole di sopravvivenza che appaiono al fianco dei personaggi mentre sono in azione, così come la “zombie kill of the week” e cioè l’omicidio zombie della settimana, mostrato come se si trattasse di un qualsiasi evento sportivo trasmesso sul piccolo schermo.
 
Era il 2009 e Woody Harrelson tornava a interpretare ruoli in prima linea. Non più caratterista di supporto, ma eroe in grado di reggere una storia da solo. Il suo Tallahassee è uno dei duri più duri mai visti nel genere horror. E allo stesso tempo è tutt'altro che una cima d'intelligenza. Non lo avremmo più dimenticato dopo averlo visto entrare in un supermercato armato solo di un banjo, uno strumento con cui apriva la testa di uno zombie in una delle sequenze più celebri. Zombieland è anche il film che ha contribuito a lanciare la carriera di Emma Stone e Jesse Eisenberg: lei avrebbe vinto l'Oscar otto anni dopo, lui invece avrebbe da lì a breve lavorato con Fincher nel magnifico The Social Network.  



Commedia che garantisce divertimento, sangue e un approccio interessante dell'apocalisse degli zombie, Benvenuti a Zombieland ci ha regalato battute a effetto pronunciate dai protagonisti e almeno un momento da storia del cinema. Merito di Bill Murray che entra in scena nei panni di sé stesso in uno dei camei più belli di sempre. Sebbene si sia guadagnato uno status di "piccolo cult", il film non è mai stato distribuito nei cinema italiani. Approdato direttamente sul mercato Home Video. E’ arrivato il momento di rispolverarlo. Perché Tallahassee e i suoi amici stanno per tornare al cinema nel sequel. Un progetto pensato sin dal 2009 (quando il primo film guadagnò cento milioni di dollari in tutto il mondo) ma costantemente rimandato. A un certo punto i produttori hanno perfino investito su uno show televisivo, ma l'episodio pilota non ha ottenuto la promozione a serie.

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Il sequel arriverà nei cinema a novembre. Dieci anni dopo l'originale. Il problema è che l'universo degli zombie è un posto ormai saturo: i morti viventi, infatti, escono dalle pareti del salotto di casa nostra con show come The Walking Dead ma anche esperimenti interessanti tra i quali Z-Nation e Santa Clarita Diet. Ci sono horror, commedie, storie fantascientifiche e c’è perfino Kingdom, serie coreana ambientata nel medioevo degli zombie. 

Il primo Zombieland ha portato una ventata di freschezza all'interno di quell'universo, cosa farà il secondo? Probabilmente non ci proverà nemmeno e avremo a che fare con un film che segue le leggi tradizionali dei sequel: essenzialmente uguale all’originale solo più grande, più grosso e più divertente. 


Zombieland: Doppio colpo è nuovamente diretto da Ruben Fleischer, regista che nel 2009 fu accolto come filmmaker da tenere d’occhio, ma la sua carriera subì un contraccolpo dopo il flop di Gangster Squad. Quando Fleischer ha diretto Venom, era ormai più uno shooter sul set che un filmmaker. Il nuovo capitolo sarà dunque un’operazione nostalgica: ma possono questi personaggi ispirare veramente nostalgia? Questa è la vera scommessa. Li ritroveremo sullo schermo, ormai inquilini di quella che un tempo era la Casa Bianca, e li seguiremo in un viaggio a Graceland in cui Woody Harrelson finirà per vestire come Elvis Presley. In mezzo a loro orde di zombie e nuove tipologie di morti viventi tra i quali quelli veramente duri a morire.

Sarà il secondo tassello di una trilogia? Difficile a dirsi: gli zombie al cinema di certo chiamano pubblico armato di pop-corn, ma riuscirà questo "Doppio colpo" ad accontentare tutti e meritarsi un terzo capitolo? Chissà, forse la trilogia si concluderà direttamente in streaming. Forse ci vorranno altri dieci anni. 

Zombieland: Doppio Colpo, in uscita il 14 novembre, è distribuito in Italia da Warner Bros.  

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