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WES CRAVEN: AMORE O TERRORE?
WES CRAVEN: AMORE O TERRORE?

14.04.2003 - Autore: Fabrizio Marchetti
Succede anche questo. Il ripensamento fa parte del patrimonio caratteriale di ognuno di noi, indipendentemente dalla notorietà e dallimmagine di sé che si intende salvaguardare. A dimostrarcelo questa volta è Wes Craven, linsigne papà di Freddy Kruger nonché lideatore della celebre trilogia di Scream. In unintervista rilasciata nemmeno un anno fa, il grande maestro della suspence aveva dichiarato la sua intenzione a non rimanere più coinvolto in progetti cinematografici di genere horror. La realizzazione di Music of the Heart con Meryl Streep sembrava effettivamente confermare questa sua scelta. Ma rivelandosi un autentico fiasco ai botteghini statunitensi, proprio questo film ha indotto il regista a tornare sui suoi passi. Ecco allora che i violini ancestrali, le melense atmosfere al glucosio, le candide espressioni non verbali della Streep verranno di nuovo soppiantate dalla spasmodica aura di terrore che sembra ben più congeniale alla politica adottata dalla Wes Craven Films Production. Il progetto più imminente si chiama Drowning Ruth e segnerà il debutto alla regia di Mark Kruger, il bravo sceneggiatore del secondo capitolo di Candyman. Un po alla maniera del Draculas Legacy di Patrick Lussier, Drowning Ruth sarà interamente supervisionato da Craven ad ogni livello di produzione filmica (dalla realizzazione dello script alla scelta del cast), seppur profondamente informato allo stile di Christina Schwarz, lautrice dellomonima novella gotica da cui la pellicola prenderà esplicitamente spunto. A metà strada tra il melodramma e la più pura suspense, la storia si articolerà intorno alla figura di due sorelle psicotiche, totalmente impegnate ad esercitare uninquietante influenza sulla cittadina dove risiedono. Insomma, un prodotto ricco di pathos che sembra ripercorrere la strada intrapresa da Jackson in Creature del cielo. Dopo Drowning Ruth, Craven si dedicherà finalmente alla realizzazione di altre due attesissime pellicole: il complesso ed affascinante The Fountain Society, tratto dal suo stesso libro, e Alice, la relativa trasposizione horror-filmica del videogame di successo, ispirato alla popolarissima favola di Alice nel Paese delle meraviglie. E così che, ben lontano dallabbandonare il genere cinematografico da lui prediletto, il più prolifico fautore contemporaneo della psicologia della paura continuerà ad insidiare con i suoi racconti la beata tranquillità notturna dei suoi fans più scatenati. Con tanti saluti e baci alla schiera dei più tenaci romanticoni.