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Vincitori e vinti

Amelie, Nicole Kidman, Russel Crowe, Peter Jackson e Sean Penn: la lista dei delusi è lunga e piena di nomi eccellenti.

Oscar

25.03.2002 - Autore: Ludovica Rampoldi
Oh my God, oh my God. Halle Berry rischia un colpo apoplettico quando contro ogni aspettativa riceve loscar come Migliore Attrice per Monsters Ball contro il monumento Nicole Kidman, seppellendo di lacrime il Kodak Theatre e regalando uno dei momenti più emozionanti della serata. Dedico questo premio a tutte le facce senza nome delle donne di colore che adesso hanno una chance, perché una porta si è aperta. Sono 74 anni che aspettavamo questo momento, Già, settantaquattro anni a cui Hollywood cerca di rimediare, tentando il tutto in una notte. Il Black Power domina questedizione: il miglior attore è Denzel Washington per Training Day: Due in una notte, ma non è troppo?! esclama lattore afroamericano, confessando che da ragazzino sognava di essere il miglior attore del mondo. A Beautiful Mind fa man bassa e si porta a casa quattro Oscar: il primo a una paonazza Jennifer Connelly come attrice non protagonista, il secondo per la sceneggiatura non originale (basata sul romanzo di Sylvia Nazar), il terzo come Miglior Regia (i rivali Altman e Lynch guardano Ron Howard salire sul palco tenendosi a braccetto) e lultimo, il più importante, come miglior film. Peter Jackson si deve accontentare di quattro statuette minori. Cè stato anche il turno dellorgoglio patrio: ci ha pensato Pietro Scalia, Oscar per il montaggio con Black Hawk Down, a vendicare lesclusione di Moretti. Viva lItalia, è stato il suo grido prima di lasciare il palco. Il primo Oscar per il film danimazione se lo aggiudica Shrek: Spielberg batte Disney uno a zero. Gwyneth Paltrow ci rimane malissimo quando le tocca leggere il vincitore della sceneggiatura originale: I Tenenbaum, il bellissimo film che la vede protagonista, cede il posto a Julian Fellows, autore dello script di Gosford Park. Ma la sorpresa più eclatante arriva allannuncio del Migliore Film Straniero: vince contro ogni aspettativa No Mans Land del bosniaco Danis Tanovic, lasciando a bocca asciutta lacclamata Amelie di Montmartre. Quando in Italia è ormai giorno Whoopy Goldberg annuncia alla stampa: è tempo di tirare il fango sulla 74esima edizione degli Academy Award.