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Verso l'infinito e oltre
Cartoni.it chiede a Susanna Vitelli, direttore della programmazione Disney Channel, le sue impressioni sull'evoluzione dei cartoni animati.

19.05.2009 - Autore: Francesca Romana Avesani
La televisione tematica acquista ogni giorno che passa una forza maggiore. La possibilità di \"interagire con i canali attraverso particolari iniziative, conquista il pubblico, compreso quello dei giovani. Tra le emittenti dedicate ai bambini ed alla famiglia, Disney Channel è senza dubbio tra le favorite. Per capire levoluzione del mercato, e i cambiamenti dei gusti dei più giovani, Cartoni.it ha incontrato Susanna Vitelli, direttore della programmazione di Disney Channel Italia.
Qual è il pubblico di Disney Channel?
S.V: Le racconto brevemente Disney Channel. Noi abbiamo una programmazione di 24 ore al giorno senza pubblicità, anche se è sulle 18 ore che si concentra maggiormente la differenziazione di target. La mattina, dalle 08.30 alle 12.30, ci rivolgiamo ad una fascia di pubblico di età prescolare (dai 3/6 anni). Dallora di pranzo in poi per tutto il pomeriggio ci concentriamo sui giovani dagli 8 ai 12 anni. Abbiamo diverse serie di telefilm, cartoni animati per un taglio più adulto, fino ad arrivare al culmine delle 18.00 con la partenza del nostro programma in diretta, dallo studio e dall\'esterno, con sei presentatori, giochi e interattività di vario genere. Un live che dura fino alle 20.00 specifico per i ragazzini, e che ha unappendice fino alle 20.30. In questa mezz\'ora coinvolgiamo anche i genitori invitandoli a giocare e a interagire. Alle 20.30 inizia Il fantastico mondo Disney, il nostro film serale per la famiglia e quindi la nostra fascia familiare.
I gusti dei bambini italiani rispecchiano quelli dei giovani allestero?
S.V: Proprio su questo Disney ha sviluppato una strategia particolare. Ci sono indubbiamente delle caratteristiche comuni a tutti i bambini, però i gusti, il senso dellumorismo, il modo di divertirsi non è esattamente lo stesso in tutti i paesi. Ed è per questa ragione che i Disney Channel nei singoli mercati in cui sono presenti, pur avendo una matrice comune hanno caratteristiche particolari. La forza della nostra strategia è proprio quella di riuscire ad interpretare i gusti del pubblico attraverso la scelta di programmi e delle produzioni locali.
Come si sono evoluti i programmi indirizzati ai più giovani e come sono cambiati i loro gusti?
S.V: Senza dubbio cè una tendenza a diventare grandi sempre più presto. Esiste proprio una smania di crescita anche grazie alliperstimolazione, allavanzamento della tecnologia, a tutta una serie di cose che sono estremamente positive, ma che forse accelerano i processi di sviluppo. Sicuramente il cartoon che fino a pochi anni fa sindirizzava al pubblico fino ai 10-12 anni, oggi arriva al massimo agli 8 anni. Questo lo dimostra tutta una serie di programmi che non sono propriamente per bambini. Basti pensare ad una serie come I Simpson, uno dei fenomeni più eclatanti. Non credo infatti che sia nato come prodotto per bambini, ma lo è diventato nel corso del tempo trasformandosi in un fenomeno di massa.
Crede che i canali tematici possano erodere fette di audience alle tv generaliste?
S.V: Credo che oggi ci sia spazio per tutti. Sono fermamente convinta che la possibilità di scegliere sia la caratteristica migliore dei canali tematici.