Il regista di Basic Instinct diventa biblico: Paul Verhoeven ha infatti messo in cantiere un film su Gesù, che sarà in buona parte basato su una ricerca da lui svolta per un libro sulla vita di Cristo. Ma il film, scritto da Roger Avary (premio Oscar per Pulp Fiction), non sarà la canonica storia raccontata nei Vangeli. Anzi, promette di fare scandalo: non ci saranno miracoli, resurrezione o immacolata concezione (al suo posto, forse, la violenza di un soldato romano su Maria, che già si preannuncia come il dato che farà infuriare i fedeli). Solo la figura di un predicatore rivoluzionario: “La mia passione per Gesù è nata quando ho capito che non contano i miracoli, ma una serie di nuovi valori da lui predicati, un'apertura verso il mondo che all'epoca dei romani era proibita – spiega Verhoeven – Credo che sia stato crocifisso perché ritenuto politicamente pericoloso, con un seguito che cresceva a vista d'occhio. Le idee di Gesù erano un'utopia del comportamento umano, riguardavano il modo in cui dovremmo trattarci l'un l'altro e metterci nei panni dei nostri nemici”.
Mentre la pellicola di Verhoeven sarà finanziata da una compagnia indipendente, Hollywood sembra orientarsi nuovamente verso le grandi produzioni ispirate alla Bibbia: Steven Spielberg e Ridley Scott sono in lizza per dirigere due progetti rivali su Mosè, Gods and Kings ed Exodus, rispettivamente. Darren Aronofsky, da parte sua, sta per iniziare le riprese di Noah, film con Russell Crowe basato sul racconto biblico dell'Arca di Noè.


NOTIZIE
Verhoeven racconta Gesù
Niente miracoli, solo storia

20.06.2012 - Autore: Marco Triolo