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Verdone contro Woody

Secondo il regista italiano la Roma dell'ultimo film di Allen "non esiste". Ed è invece una città piena di problemi a cui preferisce Torino.

To Rome With Love - Roberto Benigni, Woody Allen

29.05.2012 - Autore: Guglielmo Maggioni
"Mi dispiace per Woody, ma è così: la sua ultima fatica è un presepe finto, in cui non ha fatto altro che giocare coi luoghi comuni, un'opera assolutamente inutile, che mostra una capitale che non esiste e che secondo me non è mai esistita".

Non usa insomma mezze misure Carlo Verdone, intervistato da repubblica.it a proposito di "To Rome with Love", il film di Woody Allen dedicato, oltre che ambientato, a Roma, uscito qualche mese fa e che vede tra i protagonisti Roberto Benigni, Alec Baldwin e Penelope Cruz. Per l’attore e regista romano, l’autore di "Manhattan" (che ha girato i suoi ultimi film in diverse città europee come Londra, Barcellona o Parigi) questa volta ha voluto semplicemente "farsi una vacanza romana. Ha dato al pubblico americano quello che voleva vedere: una rappresentazione anche un po' ignorante". La sua è infatti una "Roma vista con gli occhi degli americani, che quando viaggiano sperano di trovarla così: gente bonacciona, un po' sguaiata, i monumenti, se mangia bbene...". Un luogo insomma più simile a quello descritto da Fellini o Pasolini cinquant'anni fa, ma che di reale ha poco o nulla.

Una città che invece presenta oggi, sempre secondo Verdone, molti "problemi, che amo tantissimo, che mi sta a cuore, ma è diventata impossibile". Tanto che, impegnato da tre mesi a teatro a Torino, ha imparato ad apprezzare l’atmosfera diversa che si respira nella città sabauda. "Qui è tutto diverso”, dichiara infatti Verdone, "I monumenti vengono esaltati con discrezione; ci sono gentilezza, ordine; mai un'auto in doppia fila. Ed è una città viva, piena di eventi culturali, vivace anche di notte. Roma invece ha solo una sterile movida fatta di bottiglie rotte fuori dai locali, ma la realtà è che è una città in cui - lo dico con dolore - non succede nulla".

Non tutti però sono d'accordo con la violenta accusa verdoniana. Per molti infatti lo stesso Verdone non è poi così lontano, nel descrivere e ritrarre la società contemporanea, da stereotipi e tipologie lontane dal vero e poco agganciate alla realtà più autentica.