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Venezia: scandalo Moore

Capitalism: A Love Story - Poster Usa

06.09.2009 - Autore: Nexta
Si doveva parlare dell'attuale crisi finanziaria, si è finito con lo scoperchiare un vero e proprio vaso di pandora: i pagamenti che, in alcuni paesi, i distributori richiedono ai giornalisti per intervistare la star di turno. E' stata la denuncia di un freelance norvegese fatta durante la mini-press conference di presentazione del documentario "Capitalism: a love story",: "Mi hanno chiesto 2000 euro per poterla intervistare", ad avere dato il via ad un vero e proprio colpo all'allegria di Michael Moore.   All'inizio l'autore di Fahrenheit 9/11 non ha voluto credere all'accusa, ma dopo aver visto una decina di mani alzate che testimoniavano di aver ricevuto, analoghe richieste (non solo per intervistare Moore, ma anche altre star) dai distributori locali di film americani, Moore ha preso atto della cosa e si è impegnato a cercare di capire come ciò sia possibile. "Non ho mai preso nulla e mai lo farò". A Venezia nessuno sembra comunque aver dovuto pagare per le interviste, almeno così ha risposto la platea alla precisa domanda di un Moore che, nel proseguo della conferenza, è apparso sempre più dispiaciuto e desideroso di vederci chiaro.