Farà discutere ma senza dubbio lascerà un segno: Black Swan, thriller psicologico diretto da Darren Aronofsky è un film d'apertura potente, pur se non scevro da qualche difetto. Tra De Palma e Lynch, passando per le mutazioni psico-fisiche di Cronenberg (c'è una scena in particolare dove è citato quasi direttamente La mosca), Aronofsky confeziona un film intrigante, sensuale, terrificante e terribilmente coinvolgente che ripropone topoi già visti (il tema del doppio, con annesso gioco di specchi, l'ossessione di una madre che proietta nella figlia le sue aspirazioni mancate), però con la giusta convinzione. E con ritmo e stile indiscussi: “Ho voluto utilizzare uno stile a metà strada tra i miei primi lavori più stilizzati e il cinema-documentario di The Wrestler”, ha dichiarato Aronofsky alla conferenza stampa di presentazione.
Come il wrestling, anche il balletto è una performance basata sulla fisicità: “Con Mark [Heyman, lo sceneggiatore] abbiamo esaminato la storia del Lago dei cigni di Tchaikovsky e abbiamo capito che era perfetto per una storia sul doppio”. E per prepararsi hanno assistito all'esecuzione del Lago dei cigni messa in scena dal Bolshoi a San Pietroburgo. “Entrare nel mondo del balletto è stato difficile, perché nessuno era interessato a noi. Non rispondevano alle nostre chiamate, ad esempio, ma poi abbiamo incontrato il nostro coreografo, Benjamin Millepied, e grazie a lui ci hanno aperto le porte”.
Ma la gestazione di Black Swan è cominciata molto prima: “Con Darren ne abbiamo parlato per la prima volta nel 2002 – ricorda Natalie Portman, che nel film interpreta Nina, la prima ballerina di una compagnia di balletto newyorkese – Poi nei sei mesi precedenti le riprese mi sono allenata per cinque ore al giorno, ripetendo le coreografie”. Meno entusiasta del balletto sembra invece Vincent Cassel, nel film l'ambiguo regista Thomas Leroy: “Quando ero giovane ho praticato il balletto, e lo trovavo duro. Oggi, tornando a quel mondo, l'ho trovato durissimo. Ci si esercita molto, ci si fa anche del male e non si fanno soldi. Il mio consiglio è che nessuno dovrebbe farlo!”.


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Venezia: Natalie Portman sulle ali dell'ossessione
In apertura alla 67ma Mostra del Cinema di Venezia, Darren Aronofsky ha presentato il suo nuovo thriller Black Swan. Uno sguardo inquietante al mondo del balletto, tra Lynch e Cronenberg.

01.09.2010 - Autore: Marco Triolo